Marco CortesiFratture multiple, gare saltate, un recupero difficile. Poi quattro successi poco dopo il rientro ed un titolo che, nella finale di Homestead, non è mai sembrato troppo lontano dalla sua portata. Kyle Busch ha finalmente imbroccato il finale di stagione dopo tante stagioni in cui era stato a tratti impressionante ma aveva sempre avuto battute a vuoto nei momenti cruciali. Prima Sprint Cup per lui, primo titolo NASCAR per la Toyota e la certezza per Joe Gibbs di avere a disposizione probabilmente il team di riferimento anche per il prossimo anno. L’ex coach dei Washington Redskins si è appena prodigato in un ulteriore rafforzamento, regalando a Denny Hamlin e Carl Edwards nuovi capi vettura. Con il campione 2015 ed Hamlin entrambi passati sotto i ferri per i loro infortuni precedenti (Hamlin si lesionò un crociato giocando a basket) e rimessi a nuovo, in pista sarà quello che forse è il quartetto più forte di tutto il gruppo.
Logano sorpresa della stagioneChi sicuramente è uscito dalla stagione con l’amaro in bocca è stato Joey Logano (sopra, mentre scherza col compagno di colori Brad Keselowski) che con 6 vittorie si sarebbe aspettato di giocare un ruolo da protagonista anche nelle ultime tappe. Purtroppo, la scorrettezza di Matt Kenseth sotto forma di una vendetta “differita”, l’ha messo fuori dai playoff troppo presto. Il giovanissimo del team Penske e della Ford è stato per tutto l’anno l’uomo da battere, e se sarà in grado nel 2016 di continuare i progressi della passata stagione… si salvi chi può. Perfino Brad Keselowski, pur se esploso prima col titolo 2012 dopo un apprendistato comune, ha subito il colpo. Ed è tutto dire.
Hendrick-Johnson deludono le atteseA restare con le ossa (quasi) rotte, è stato ancora l’Hendrick Motorsport. Continui problemi di assetto e difficoltà in termini di continuità dei risultati hanno penalizzato Jimmie Johnson (sopra), che proprio non riesce a digerire il nuovo formato a playoff. La scuderia di Rick Hendrick, nell’assenza completa di Kasey Kahne e nelle difficoltà di Dale Earnhardt nell’essere un candidato al titolo credibile. Per l’anno prossimo servirà di più. Magari risultando meno esplosivamente forti in alcuni appuntamenti, ma più costanti, e soprattutto più bravi nello sfruttamento delle gomme. Alla fine, i migliori dello schieramento Chevrolet sono stati ancora Kevin Harvick e Kurt Busch, alfieri dello Stewart-Haas Racing. Considerando che, come sempre, utilizzano materiali forniti da Hendrick, occorre per il Team Principal e magnate dei concessionari… farsi qualche domanda.
Furniture Row alla caccia dei top-teamChi ha grandi aspettative per il 2016 è l’outsider di questa stagione, Martin Truex. Con un’eccezionale prestazione che l’ha visto portare il piccolo Furniture Row alla finale di Homestead, Truex e la scuderia hanno aperto anche una nuova era. Il prossimo anno addio al marchio Chevrolet e nuovo rapporto con la Toyota. La squadra di Barney Visser sostituirà il dipartito Michael Waltrip Racing come seconda compagine di riferimento delle tre ellissi. Avrà finalmente anche un compagno di squadra, che probabilmente sarà il giovane del programma “primavera” di Gibbs Erik Jones.