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22 Feb [13:58]

Il punto finale della F.Toyota
Norris rullo compressore

Silvano Taormina

I numeri parlano chiaro. Otto pole su dieci qualifiche, sei vittorie e cinque giri più veloci nell'arco delle quindici gare che, come da consuetudine, la Toyota Racing Series New Zealand disputa tutte d'un fiato in cinque weekend consecutivi nel pieno dell'estate australe. Numeri a parte, però, ciò che davvero ha impressionato è stato il passo e la visione strategica del neo-campione Lando Norris. Il britanicco classe 1999, una sola stagione in monoposto alle spalle che lo ha visto trionfare nella MSA Formula 4, aveva tutti gli occhi puntati addosso e non ha smentito i pronostici della vigilia succedendo a Lance Stroll nell'albo d'oro della serie neozelandese.

Un passo impressionante che ha visto il portacolori del team M2 Competition imporsi in qualsiasi condizione, spesso annientando nettamente gli avversarsi in termini di prestazione pura. Appare incosueto che, al momento, nessun team di Formula 1 o Casa automobilistica lo abbia inserito nei propri programmi junior. Circostanza che non è difficile immaginare a breve. Adesso Norris è atteso ad una stagione alquanto intensa che lo vedrà dividersi tra la nuova BRDC Formula 4 e l'Eurocup Formula Renault 2.0.

Il percorso di Norris verso il titolo

Il proprio potenziale, seppur contornato da qualche piccola leggerezza, Norris lo ha espresso sin dal primo appuntamento di Ruapuna. Doppia pole, piazza d'onore in gara 1 dopo uno scatto non brillantissimo, successo in rimonta in gara 2 e una vittoria sfumata in gara 3 a causa di una caution che lo ha fatto retrocedere mentre faceva il bello e cattivo tempo sotto la pioggia. Giusto il tempo di mandare giù questo boccone amaro e a Teretonga è tornato alla carica con altre due pole, due secondi posti nelle gare brevi e un flag-to-flag nella manche principale. A Hampton Downs ha lasciato sfogare gli avversari, non senza timbrare in cartellino in gara 1. L'ipoteca sul titolo l'ha messa a Taupo dove, dopo il solito dominio nelle qualifiche, ha piazzato una doppietta cogliendo anche un "grand chelem" nella corsa principale del weekend. Nella season-finale di Manfeild, messo il cuore in pace e il titolo in tasca già al termine di gara 2, ha chiuso in bellezza con l'ennesima cavalcata solitaria dalla pole.

La grinta di Daruvala, gli errori di Piquet

Alla voce "contendenti al titolo" appare difficile individuare un nome che abbia impersonato tale ruolo in pieno. In qualche modo ci ha provato Jehan Daruvala, sin dall'inizio sempre costante e caparbio ma mai suffiecentemente da impensierire Norris. L'indiano ha messo in saccoccia ben tre successi e altrettanti posizioni a podio. Con un colpo di reni nel finale si è tenuto a galla fino a due manches dal termine pur essendo conscio di avere pochissime possibilità di ribaltare la classifica. Senza dubbio torna in Europa con il morale alto e la consapevolezza di potersi togliere le soddisfazioni che merita nell'Eurocup di Formula Renault 2.0 dove, cuoriosamente, ritroverà Norris come compagno di squadra in casa Kaufmann. Nelle parti alte della classifica ha bazzicato a lungo anche l'atteso Pedro Piquet, un pò pasticcione a Ruapuna ma poco dopo vincente a Teretonga. A Hampton Downs ha vissuto il suo momento migliore grazie a due terzi posti nelle gare brevi e il successo in quella principale, collezionando altre due piazze d'onore nel successivo appuntamento di Taupo. Lo sciagurato weekend finale di Manfeild, però, lo ha fatto precipitare addirittura in quinta posizione nella classifica definitiva.

Finale in crescendo per Leitch e Habsburg

Diversamente un finale di stagione in crescendo lo hanno vissuto Brendon Leitch e Ferdinand Habsburg. Il neozelandese, agli antipodi anche in quanto a esperienza nelle formule addestrative che contano, ha navigato sempre con i primi fino a togliersi la gioia della vittoria in gara 2 a Manfeild. Il principino austriaco, invece, ha iniziato con il botto imponendosi a Ruapuna. Nella parte centrale della stagione si è un pò perso per strada salvo ritrovare la via del successo a Manfeild. I due hanno concluso rispettivamente al terzo e al quarto posto. Ci si aspettava qualcosa di più da parte di Guan Yu Zhou, James Munro e Artem Markelov che, a parte qualche piazzamento a podio a testa e una vittoria per il cinese a Hampton Downs, non sono riusciti ad impressionare più di tanto. Discorso simile per Antoni Ptak, a fine campionato solo dodicesimo e incapace di sfruttare a proprio favore un paio di pole dovute all'inversione della griglia. Da rivalutare i giovanissimi canadesi Devlin DeFrancesco e Kami Lalibertè, interessanti sul giro secco ma acerbi in gara.

La classifica finale
1.Norris 924; 2.Daruvala 792; 3.Leitch 757; 4.Habsburg 727; 5.Piquet 712; 6.Zhou 687; 7.Markelov 630; 8.Munro 621; 9.Cockerton 549; 10. DeFrancesco 465.

L'albo d'oro

2005 - Brent Collins (BC Motorsport)
2006 - Daniel Gaunt (International Motorsport)
2007 - Daniel Gaunt (International Motorsport)
2008 - Andy Knight (Knight Motorsport)
2009 - Mitch Cunningham (Giles Motorsport)
2010 - Mitch Evans (Giles Motorsport)
2011 - Mitch Evans (Giles Motorsport)
2012 - Nick Cassidy (Giles Motorsport)
2013 - Nick Cassidy (M2 Motorsport)
2014 - Andrew Tang (Neale Motorsport)
2015 - Lance Stroll (M2 Competition)
2016 - Lando Norris (M2 Competition)
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