3 Dic 2014 [19:47]
Il rapporto della commissione
FIA sull'incidente di Bianchi
Marco Cortesi
La FIA ha finalmente presentato le conclusioni e le raccomandazioni seguenti all'indagine sull'incidente di Jules Bianchi. Il rapporto, di quasi 400 pagine, è stato presentato dai 10 membri della commissione al FIA World Motorsport Council. Undici i punti evidenziati, che riguardano il comportamento di Bianchi (il francese andava troppo forte), un rivolo sulla pista, il sistema di brake-by-wire della Marussia e l'impossibilità di prevenire lesioni di quel tipo con gli abitacoli chiusi. Dal documento emergono anche alcune conferme, come il fatto che il casco di Bianchi abbia effettivamente colpito la gru, e la velocità dell'impatto sia stata calcolata in 126 km/h.
Tra le raccomandazioni, quella più significativa riguarda l'introduzione di un limite di velocità in caso di doppie bandiere gialle, ma la commissione ha dato anche altre direttive.
A seguire, i principali rilievi:
1. La traiettoria in curva 7 era attraversata da un rivolo d'acqua, che ha causato le perdite di controllo da parte di Sutil e Bianchi.
2. Nei settori 7 e 8, mentre la gru rimuoveva la Sauber, erano esposte le doppie bandiere gialle.
3. Bianchi non ha rallentato a sufficienza per evitare di perdere il controllo nella stessa maniera di Sutil.
4. Se i piloti - Bianchi incluso - rispettassero le regole sulle doppie bandiere gialle, (“essere pronti a fermarsi in ogni momento”) nessuno sarebbe messo a rischio
5. Le azioni dei commissari hanno seguito le regole, e l'esperienza di 384 incidenti negli 8 anni precedenti. Non c'era alcun motivo, a meno di ragionare a posteriori, di chiamare in pista la safety-car.
6. Bianchi ha esagerato col controsterzo, finendo esattamente dove stava operando la gru ed infilandocisi sotto.
7. Bianchi, nei secondi prima dell'impatto, ha toccato sia freni che acceleratore con entrambi i piedi, ma la sua Marussia non ha "tagliato" il motore come avrebbe dovuto (sistema fail-safe) per via della particolare tecnologia di brake-by-wire utilizzata.
8. Il fatto che il sistema fail-safe non abbia tagliato il motore può aver influito sulla velocità dell'impatto, ma non è possibile una quantificazione. È anche possibile che Bianchi, nell'emergenza del momento, abbia mantenuto le ruote bloccate senza poter evitare la gru.
9. Il casco di Bianchi ha colpito la parte inferiore della gru. La forza dell'impatto e della decelerazione, con il colpo di frusta che ne è derivato, hanno causato gravissime lesioni.
10. Tutte le procedure mediche e di recupero sono state ben eseguite, e ciò ha significativamente aiutato a salvare la vita di Bianchi.
11. Non è pensabile che le lesioni di Bianchi potessero essere mitigate da un abitacolo chiuso, o da delle protezioni applicate alla gru. Questo a causa delle forze enormi derivanti dall'impatto a 126 km/h tra una vettura da 700kg e un mezzo da 6500 kg. Semplicemente, non c'è alcuna struttura che possa assorbire tali impatti senza distruggere la cellula di sicurezza o generare decelerazioni mortali. È considerato errato tentare di rendere tollerabile un impatto del genere, ma è imperativo prevenirli.
Inoltre, sono state date delle linee guida e delle regole:
1. Il direttore di gara dovrà introdurre un limite di velocità in caso di doppie bandiere gialle.
2. Verranno riesaminati i software critici per la sicurezza.
3. Saranno riviste le linee guida per il drenaggio dei circuiti.
4. Si raccomanda di fare in modo che l'ora di partenza dei GP sia sempre almeno 4 ore prima del tramonto, gare notturne a parte.
5. Si propone di imporre ai piloti un corso per familiarizzarli con le procedure di sicurezza, con un test di verifica.
6. Verranno riesaminati i fattori di rischio in F.1 per prevenire che combinazioni di circostanze negative risultino in incidenti seri.
7. Si raccomanda di dare al produttore di pneumatici la chance di testare al meglio le gomme da bagnato tra una stagione e l'altra, anche se le caratteristiche delle gomme non hanno influenzato l'incidente.