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5 Nov [20:51]

Il solito Verstappen, Alonso esalta
Giornataccia per Ferrari e Mercedes

Massimo Costa - XPB Images

"Ho perso l'idraulica del volante e subito dopo le ruote posteriori si sono bloccate da sole mandandomi in testacoda e contro le barriere. Non potevo fare niente". Queste le laconiche parole di Charles Leclerc, clamorosamente finito fuori pista nel giro di ricognizione del Gran Premio del Brasile. Il pilota della Ferrari partiva dalla prima fila, seconda piazzola, ma peggio di così non poteva andare per lui e per la squadra italiana. Una vera disdetta per Leclerc, che puntava al podio e a battere le due Mercedes per portare più punti possibili alla Ferrari per tentare la rincorsa al team di Toto Wolff nella classiifca costruttori.

Una giornataccia per la squadra diretta da Frederic Vasseur, che anche con Carlos Sainz non è riuscita a essere incisiva. Lo spagnolo partiva settimo ed è arrivato sesto, rimanendo confinato in quelle posizioni per tutto il Gran Premio. Poca sostanza, insomma, e al di là delle aspettative di Leclerc sopra citate, viene da chiedersi se effettivamente la SF23 del monegasco sarebbe stata all'altezza di McLaren e Aston Martin (se non avesse sofferto quel problema idraulico) oppure avrebbe, giro dopo giro, perso posizioni.

Abbiamo voluto iniziare questo articolo parlando della Ferrari perché il ritiro nel giro di formazione è stato veramente clamoroso, una doccia fredda per tutti. Ma la corsa brasiliana ha segnato l'ennesimo trionfo di Max Verstappen, perfetto nelle due partenze e nella gestione della corsa. Perché due partenze? Nel primo avvio, a centro gruppo si è verificato un incidente piuttosto violento innescato da Kevin Magnussen, che ha urtato il compagno Nico Hulkenberg mentre erano affiancati procedendo verso la prima curva, il quale è finito contro Alexander Albon. Quest'ultimo, ha poi centrato Magnussen e per entrambi la corsa è subito finita. In questo caos, sono rimasti in qualche modo coinvolti anche Oscar Piastri e Daniel Ricciardo, colpito nell'ala posteriore da una gomma vagante persa da Albon. Inevitabile la bandiera rossa.

Tornando a Verstappen, ha fatto quel che voleva. Ha gestito le gomme lasciando che Norris si avvicinasse, poi quando ha capito che avrebbe rischiato un attacco, e in effetti l'inglese ci ha provato seppur timidamente, ha riallungato a proprio piacimento. E tanti saluti alla compagnia. Per Verstappen è il 17esimo successo stagionale su 20 gare disputate e se a Singapore non avesse vinto la Ferrari con Carlos Sainz, la Red Bull avrebbe messo il proprio sigillo in tutti i Gran Premi del 2023 considerando le due vittorie di Sergio Perez a Jeddah e Baku.

Con la seconda posizione, Norris e la McLaren-Mercedes hanno concluso un weekend a dir poco eccezionale. Lando ha conquistato la pole nella qualifica per la gara Sprint, si è piazzato secondo nella corsa di trenta minuti e secondo nel Gran Premio dopo una gran partenza. E' la sesta volta quest'anno che Norris conclude al secondo posto, a cui va aggiunto il terzo di Losail. Sette podi per lui. Peccato per Oscar Piastri, subito penalizzato da un contatto.

Clamoroso il ritorno al vertice della Aston Martin-Mercedes. La seconda fila conquistata da Lance Stroll e Fernando Alonso non era dettata da un colpo di fortuna dovuto ad una qualifica particolare, con un solo turno libero disputato per il format della gara Sprint, e con un solo "colpo" a disposizione per segnare il tempo causa l'arrivo della pioggia. No, la AMR23 è stata consistente come lo era stata nelle prime otto gare di questo campionato, con sei podi ottenuti. Poi, era sparita dalle primissime posizioni per undici Gran Premi, a parte Zandvoort, dove Alonso si era preso la seconda posizone.

A San Paolo, Alonso si è trovata tra le mani una efficacissima Aston Martin e lui ha fatto il resto. A lungo terzo, nel finale è stato raggiunto da Sergio Perez con la seconda Red Bull. I due si sono studiati a lungo, finché il messicano ha lanciato il proprio attacco a due giri dalla conclusione. Un sorpasso bello, duro, alla curva 1. Alonso non ha replicato subito, ha atteso l'ultimo giro, la curva 4 al termine del lungo rettifilo dove si raggiungono i 325 orari.

Ha disegnato bene la curva 1-2-3 prendendo bene la scia di Perez e all'esterno della curva 4 lo ha passato di forza riprendendosi la terza posizione. Sapendo bene che nelle successive curve sarebbe stato impossibile per Perez trovare un pertugio. Ma il messicano non si è arreso e ha tentato di passarlo in pena volata, affiancandolo fino alla bandiera a
scacchi dove Alonso lo ha battuto per 53 millesimi. Spettacolo e non dimentichiamo che Fernando ha 42 anni.

A confermare il risultato della Aston Martin, Lance Stroll, quinto dopo una pessima prima partenza che gli ha fatto perdere tre posizioni. Il canadese ha comunque corso bene riscattando una annata negativa. Vedremo se proseguirà su questa via anche nelle prossime ultime due corse. Stroll ha preceduto un Sainz ingabbiato da una Ferrari lenta, poi un frizzantissimo Pierre Gasly, settimo con la Alpine-Renault che si è presa anche il decimo posto con Esteban Ocon.

Se la Ferrari ha vissuto una giiornataccia, lo si può dire anche per la Mercedes. Lentissima sui rettifili, Lewis Hamilton ha concluso ottavo, George Russell si è addirittura ritirato per un problema alla power unit. Nel confronto con le altre monoposto, che la superavano con facilità in rettilineo, ben prima delle staccate, la W14 pareva avesse una aerodinamica di un camion. Incredibile considerando che Hamilton si era piazzato secondo ad Austin (poi è arrivata la squalifica) e secondo in Messico. Una conferma di come sia difficile per tutti, a parte la Red Bull, trovare gara dopo gara il giusto assetto. Infine, un plauso a Yuki Tsunoda, nono con l'Alpha Tauri mentre la Sauber ha avuto il demerito di ritirare i suoi piloti per guasto tecnico.

Domenica 5 novembre 2023, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 71 giri 1.56'48"894
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 8"277
3 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 34"155
4 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 34"208
5 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 40"845
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 50"188
7 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 56"093
8 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'02"859
9 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'09"880
10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
11 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro
12 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro
13 - Daniel Ricciardo (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
14 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1 giro

Ritirati
George Russell
Valtteri Bottas
Guan Yu Zhou
Kevin Magnussen
Alexander Albon
Charles Leclerc

Il campionato piloti
1.Verstappen 524 punti; 2.Perez 258; 3.Hamilton 226; 4.Alonso 198; 5.Norris 195; 6.Sainz 192; 7.Leclerc 170; 8.Russell, 156; 9.Piastri 87; 10.Stroll 63; 11.Gasly 62; 12.Ocon 46; 13.Albon 27; 14.Tsunoda 13; 15.Bottas 10; 16.Hulkenberg 9; 17.Zhou, Ricciardo 6; 19.Magnussen 3; 19.Lawson 2; 20.Sargeant 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 782 punti; 2.Mercedes 382; 3.Ferrari 362; 4..McLaren-Mercedes 282 5.Aston Martin-Mercedes 261; 6.Alpine-Renault 108; 7.Williams-Mercedes 28; 8.Alpha Tauri 21; 9.Sauber-Ferrari 16; 10.Haas-Ferrari 12.
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