Massimo Costa - XPB ImagesAvrebbe compiuto 90 anni il prossimo 25 novembre, ma purtroppo si è spento lo scorso 1 novembre. Erich Zakowski è stato, a partire dagli anni Settanta, un punto di riferimento per le corse Turismo ed Endurance, arrivando anche a debuttare in F1 nel 1985 con una propria monoposto e un motore turbo costruito in casa. Il suo team si chiamava Zakspeed e l'ingresso nel Mondiale F1 era avvenuto, come detto, nel 1985 schierando in alcuni Gran Premi una sola monoposto per Jonathan Palmer e in una occasione per Christian Danner. Zakowski aveva ricevuto la fiducia del marchio West, sigarette.
Nel 1986, la Zakspeed partecipò a tutte le gare del campionato F1 confermando Palmer e affiancandogli Huub Rothengatter. Miglior piazzamento nelle prime due stagioni, un nono posto di Palmer ad Adelaide. Nel 1987, le due vetture tedesche, sempre spinte dal motore Zakspeed turbo, vennero affidate a Martin Brundle e Christian Danner. All'epoca i punti venivano assegnati ai primi sei classificati, dunque non era affatto facile recuperare punti, ma Brundle riuscì a piazzarsi quinto nel GP di San Marino a Imola con Danner settimo.
Nel 1988, Zakowski portò al debutto in F1 Bernd Schneider e prese l'esperto Piercarlo Ghinzani. L'annata fu complicata, in numerosi eventi la Zakspeed fallì la qualificazione, miglior piazzamento un 12esimo di Schneider. Il 1989 segnò un cambio importante per il team tedesco, con l'arrivo di un motorista esterno. Zakowski decise di abbandonare il proprio progetto per affidarsi alla Yamaha. Parve una scelta notevole, ma si rivelò disastrosa. Schnedier si qualificò soltanto due volte, fallendo poi tutte le altre pre-qualifiche, il nuovo pilota Aguri Suzuki invece, non superò mai le pre-qualifiche.
Dopo cinque stagioni, di cui le ultime due durissime, la Zakspeed si ritirò dalla F1 per tornare a dedicarsi al DTM e al campionato Gran Turismo.