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26 Lug [14:49]

In Francia non si molla la presa:
per salvare il GP si spera in Macron

Jacopo Rubino - XPB Images

Abbiamo assistito davvero all'addio del Gran Premio di Francia, nell'ultimo weekend? Questa rimane la sensazione comune nell'ambiente della Formula 1, ma il responsabile dell'evento, Christian Estrosi, crede al rinnovo: "Non sono rassegnato. Siamo nel mezzo di una trattativa". Oltre al dialogo con Stefano Domenicali, amministratore delegato del campionato, ci sono i contatti con il capo di stato Emmanuel Macron: "Mi ha detto personalmente di essere pronto a studiare come il governo possa avere un ruolo più importante, per mantenere il Gran Premio". Questo può essere l’asso da calare sul tavolo con Liberty Media, perché fino a qui le spese sono state sostenute dalla regione del Var.

Nelle prossime settimane, si legge sul quotidiano Nice Matin, è in programma un incontro faccia a faccia fra Estrosi, Domenicali, Macron e il presidente della FFSA, la federazione motoristica transalpina, Nicolas Deschaux. Tra i promotori, quindi, resta forte la speranza di ottenere un posto nel calendario 2023, nonostante l'inserimento previsto di Las Vegas, probabilmente di Kyalami, e senza dimenticare il Qatar che avrà un contratto a lungo termine.

Il circuito di Le Castellet nel 2018 ha fatto rivivere l'appuntamento in terra francese, che mancava dal 2008, ma le sue caratteristiche lo rendono poco apprezzato dai piloti e dagli appassionati. Per la gara 2022, comunque, il pubblico ha risposto in massa, con 200 mila spettatori sulle tribune tra venerdì e domenica, sotto il sole cocente. "Aspettavamo questi numeri dall'inizio. Nella prima edizione avevamo tante persone, ma difficoltà con gli accessi, così nella stagione successiva sono stati venduti meno biglietti. Poi c'è stata la pandemia, con la cancellazione del 2020 e le limitazioni del 2021. Per la prima volta abbiamo misurato il vero valore del Gran Premio", ha raccontato Estrosi.



È considerata determinante la presenza di due piloti nazionali in griglia, Esteban Ocon e Pierre Gasly, ma anche del marchio Alpine (di proprietà Renault) e di Charles Leclerc, monegasco e quindi quasi di casa a sua volta. "Sono convinto che nelle prossime settimane avremo notizie estremamente positive da annunciare sul futuro del nostro Gran Premio", ha anticipato Estrosi all'emittente BFM Var. Rimane sempre l'ipotesi dell'alternanza annuale con Spa-Francorchamps, altra tappa europea a rischio.

Estrosi, ex motociclista di professione con quattro titoli nazionali e 29 presenze nel Motomondiale, anche in classe 500, dal 2015 è soprattutto il sindaco di Nizza. La città della Costa Azzurra di recente è stata indicata come potenziale nuova sede del Gran Premio, da disputarsi su un tracciato urbano. Ma il diretto interessato ha stroncato l'ipotesi: "Non se ne parla. Lotterò con tutte le mie forze perché si rimanga al Paul Ricard, dove abbiamo una pista permanente e un'organizzazione che funziona. Abbiamo grandi località per l'accoglienza turistica, come Cannes o Antibes, e abbiamo risolto la questione della viabilità".

Il progetto Nizza, però, era stato realmente avviato, scatenando l'ira dei residenti che hanno già raccolto oltre 2000 firme per dire no. Ma a quanto pare i contrari non dovranno più preoccuparsi. Se GP di Francia sarà, sarà ancora a Le Castellet, con buona pace dei detrattori.

RS Racing