Jacopo Rubino - XPB Images La Haas fino ad ora non ha quasi sviluppato la sua monoposto, ma è comunque settima nel Mondiale Costruttori di Formula 1 con qualche buon exploit, alla faccia delle avversarie alle spalle: AlphaTauri, Aston Martin e Williams. "Penso che abbiamo ancora un buon ritmo", ha spiegato il team principal Gunther Steiner sul perché di questo approccio attendista (e al risparmio). Al Gran Premio d'Ungheria, però, verranno portati aggiornamenti significativi al fondo e alle fiancate, seppur per il solo Kevin Magnussen.
Un po'
come avvenuto per la rivale Williams fra Gran Bretagna e Austria, la carenza di ricambi ha costretto la squadra americana a introdurre le novità su una unica macchina. La scelta è ricaduta su quella guidata dal pilota danese, meglio piazzato in classifica rispetto a Mick Schumacher. "Quest'anno abbiamo avuto tanti incidenti e abbiamo utilizzato tutti i materiali disponibili", ha raccontato Steiner. E in verità, i crash hanno visto quasi sempre protagonista Schumacher, a cominciare da quelli molto violenti nelle qualifiche di Jeddah e durante la gara di Montecarlo. Anche per questo il tedesco è costretto ad aspettare le modifiche, ma lo accetta di buon grado: "Budapest in realtà è una pista che dovrebbe essere adatta a noi, possiamo far bene anche senza il nuovo pacchetto".
Schumacher, tuttavia, è a rischio di penalità in griglia: come avvenuto per Magnussen in Francia, partito ultimo, anche lui dovrà prima o poi montare una quarta power unit Ferrari. La Haas spera solamente di non essere costretta alla sostituzione già a Budapest, su un tracciato molto ostico per i sorpassi. Sarebbe meglio Spa-Francorchamps, dopo la pausa estiva.
Se non altro, avere in pista le VF-22 con specifiche diverse può aiutare gli ingegneri nell'analisi dei dati e nelle comparazioni: "Si può capire se c'è un divario, se il vantaggio è quello che era stato calcolato, o che ci si aspettava dal simulatore". Se i riscontri non fossero convincenti, ci sarebbe inoltre la possibilità di riportare il telaio di Magnussen allo step precedente, in attesa di affinamenti.
Steiner, in ogni caso, lo ha già messo in chiaro: dopo questi aggiornamenti, non verranno investite altre risorse per evolvere la macchina 2022. "Abbiamo bisogno di iniziare a concentrarci sul prossimo anno", ha confermato il manager altoatesino.