27 Lug [11:00]
Ferrari, a Budapest il reset:
si ricomincia dai punti di forza
Jacopo Rubino
"Ci sono ancora 10 gare, proviamo a vincerle tutte". Lo ha detto il team principal Mattia Binotto dopo la delusione Ferrari al Gran Premio di Francia: un grido di battaglia, magari poco realistico ma nemmeno impossibile, perché sulla carta la Rossa ha i mezzi per farcela. Anche contro una Red Bull e Max Verstappen sempre sul pezzo. Al netto di errori, ai box o dei piloti, e di problemi di affidabilità, è fuori discussione che il pacchetto sia competitivo, sia a livello tecnico che umano. E la trasferta in Ungheria, in programma già in questo weekend, permette subito di voltare pagina e ritrovare morale prima della pausa estiva della Formula 1.
Risollevare nell'immediato le sorti in classifica, invece, sarà un po' più difficile. L'errore di Charles Leclerc a Le Castellet ha forse impresso una direzione definitiva al campionato 2022, quella di Milton Keynes dove ha sede la Red Bull. Verstappen ora è in vantaggio di 63 punti sul monegasco, la scuderia anglo-austriaca è invece a +82 fra i Costruttori. Se domenica fosse maturato un successo, si potevano ipotizzare distacchi di -31 e -53. Tutt'altra storia, per tenere vive le speranze.
"Bisogna guardare ai punti da guadagnare, e non a quelli persi", ha insistito Binotto per tenere alta la guardia. "Cercheremo di lottare, di vincere ogni gara, è l'unica cosa che possiamo fare". C'è forse la consapevolezza che da qui in avanti, colpi di scena esclusi, la Ferrari non è più padrona del proprio destino nella caccia al titolo: sulla carta, persino vincere tutte le prove restanti da qui alla fine (compresa la Sprint in Brasile), a Leclerc potrebbe comunque non bastare per togliere lo scettro a Verstappen. E questo la dice lunga sul margine che ha tra le mani l'olandese, al di là dei motivi per cui sia diventato così ampio.
Ma questo scenario potrebbe anche togliere un po' di pressione, se approcciato con il giusto spirito: forse la Ferrari e Leclerc potranno ragionare di weekend in weekend, a mente più sgombra, e tuttò ciò che verrà sarà un bonus per un gruppo che, nel suo complesso, sembra aver bisogno di farsi ancora le ossa nella sfida iridata. "C'è sempre qualcosa da imparare, questo è il nostro approccio. Si va passo dopo passo, stiamo crescendo e diventando più forti", ha rimarcato Binotto a Sky Sports F1.
Almeno sulla carta, il circuito di Budapest dovrebbe peraltro favorire la Ferrari. Definito anche la "Monaco senza guardrail", il tortuoso Hungaroring può esaltare le doti di trazione e la maggior efficacia della F1-75 nei tratti guidati, oltre a mitigare il gap in velocità sul dritto nei confronti della Red Bull. "Sarà ancora molto caldo e conterà la gestione delle gomme, come a Le Castellet. Ci sono tante ragioni per essere ottimisti", ha aggiunto Binotto, fissando l'obiettivo: "Non deve essere solo vincere, ma fare doppietta". Nel vero Principato, strategie a parte, la Ferrari era stata più veloce, ma si parla di due mesi fa: in Formula 1 possono essere un'eternità. Basti guardare a come è cambiata la classifica.