Jacopo RubinoSembra curioso, ma lo si scopre dal Marocco. Per il suo arrivo in Formula 1 con la Red Bull, dal 2026, Porsche non si limiterà ad una collaborazione tecnica per realizzare la power unit: l'intenzione è di acquistare il 50 per cento del team di Milton Keynes. L'annuncio in pompa magna sarebbe potuto arrivare in occasione del Gran Premio d'Austria, a casa Red Bull, ma i ritardi nell'approvazione delle future regole tecniche hanno tenuto la questione in sospeso.
Ma perché nuovi dettagli arrivano proprio dal Marocco? In questi termini, il matrimonio Red Bull-Porsche va approvato dalle autorità antitrust, nell'Unione Europea e in una ventina di altri stati. Tra questi c'è proprio quello nordafricano, la cui normativa, attraverso il Consiglio della Concorrenza (Conseil de la Concurrence), richiede un resoconto pubblico dopo il via libera.
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leggendo il documento, redatto in francese, viene confermata la volontà di sviluppare in sinergia un propulsore per la F1. Secondo i rumours, Red Bull, attraverso la divisione Powertrains allestita in questi mesi, si occuperebbe della parte termica, Porsche del sistema ibrido, forte anche dell'esperienza maturata in Formula E e con l'elettrico in generale.
Il primo passo sarebbe acquisire il 50% di Red Bull Technology, che nello schema della multinazionale austriaca è la società incaricata di progettare e realizzare i telai per l'effettiva scuderia di F1, Red Bull Racing, a cui si estenderebbe l'operazione. L'istanza è stata presentata in Marocco l'8 luglio, proprio nel venerdì del weekend sul tracciato di Spielberg, e viene indicato il 4 agosto come potenziale giorno dell'annuncio ufficiale delle parti interessate.
Il piano Porsche, alla fine, non appare così diverso da quello della cugina Audi, che da subito ha cercato di rilevare un team: nel mirino ora c'è la Sauber, e stando a Motorsport-Total.com si discute per la cessione del 75%. Non ci sono stati invece scossoni dopo il licenziamento, reso noto il 22 luglio, di Herbert Diess, amministratore delegato dell'intero gruppo Volkswagen: lo sostituirà infatti Oliver Blume, attuale CEO del marchio di Stoccarda, che è sempre stato grande sostenitore del programma F1.
Non ci sono ancora riferimenti alla squadra satellite AlphaTauri, ma viene ritenuto logico che utilizzi a sua volta la motorizzazione Porsche, così da sfruttare al massimo le sinergie con la sorella maggiore Red Bull.