Mattia TremoladaÈ Francesco Pizzi il primo pilota italiano ad aver annunciato la propria presenza sulla griglia di partenza della stagione 2022 di FIA Formula 3. Nato a Roma il 12 novembre 2004, Pizzi si appresta a debuttare nel campionato con Charouz, team della Repubblica Ceca protagonista di una bella crescita nel 2021 grazie anche all’arrivo in squadra dell’esperto Logan Sargeant, che ha regalato alla struttura di Antonin Charouz la prima vittoria nella categoria dopo due annate difficili nel 2019 e nel 2020, trascinandola al quinto posto nella classifica riservata ai team.
Il curriculum di Pizzi in monoposto è relativamente breve, ma Francesco si è fatto notare dagli addetti ai lavori fin dal proprio esordio, conquistando una clamorosa tripletta sul circuito di Dubai. Il 17enne di Frascati ha poi proseguito la propria marcia vincendo otto gare e laureandosi campione della Formula 4 degli Emirati Arabi alla prima stagione in carriera. Una performance che non è passata inosservata e che gli ha aperto le porte del team Van Amersfoort, con cui ha chiuso secondo nel campionato tricolore, raccogliendo altri tre successi. Dopo una stagione difficile nella competitiva Formula Regional by Alpine, dove ha comunque conquistato un bel quinto posto a Zandvoort da rookie, Pizzi ha deciso di fare in salto nel FIA Formula 3, trovando l’accordo con Charouz nel corso dell’inverno.
“Sono molto contento di aver trovato l’accordo con Charouz per disputare la stagione 2022 di Formula 3 e devo ringraziare soprattutto il mio manager Gianpaolo Matteucci per il grande lavoro svolto nel corso dell’inverno – ha commentato Pizzi – Non sarà affatto facile, in quanto abbiamo saltato i test post-stagionali di Valencia e solo in Bahrain avrò la prima vera presa di contatto con il team. Da lì cercheremo di migliorare in ogni gara continuando quel trend di crescita che la squadra ha avuto già nelle ultime due stagioni”.
Hai già avuto modo di visitare l’officina del team a Praga, qual è stato il primo impatto con la squadra?
“Mi ha accolto molto bene e abbiamo subito trovato una buona intesa lavorando al simulatore e analizzando le specifiche della macchina e il tipo di guida richiesto. Siamo già entrati in sintonia e questo è molto importante in vista dei test collettivi di Sakhir che apriranno ufficialmente la stagione tra un mese”.
Come ti stai preparando al primo impegno stagionale?
“Nel corso dell’inverno ho lavorato molto duramente al simulatore, così come con il mental coach e con il mio preparatore atletico. È molto importante essere ben preparato fisicamente e riuscire a mantenere la stessa lucidità mentale nel corso di tutta la stagione. Il simulatore poi permette di affinare la tecnica di guida, in modo da avere una valida base di partenza una volta arrivato sulle piste vere, anche su quelle su cui non ho mai corso, come Sakhir, Silverstone e Budapest”.
Come detto hai saltato i test post-stagionali, che avevi però disputato nel 2020 al termine della tua prima stagione in Formula 4. Dopo aver preso parte alla Formula Regional ti senti più pronto a domare i 380 cavalli della F3?
“Sicuramente il salto di categoria sarà meno duro. Quella 2021 è stata una stagione difficile per me, arrivata dopo un un 2020 ricco di soddisfazioni e vittorie, con il titolo nella F4 UAE e il secondo posto in quella italiana. In Formula Regional ho dovuto lottare duramente a centro gruppo, ma sono momenti difficili come questi che ti permettono di crescere maggiormente e in una sola stagione ho raccolto tantissima esperienza, lavorando duramente e diventando più forte, sia sul lato tecnico, sia su quello personale”.
Ti aspettavi di arrivare in F3 dopo due sole stagioni di monoposto?
“Prima di debuttare in Formula 4 avrei risposto di no, ma il titolo ottenuto nella stagione d’esordio e le 11 vittorie conquistate nel 2020 hanno dato un’accelerata alla mia carriera. Non vedo l’ora di iniziare”.