Mattia Tremolada - Foto Speedy
Non poteva iniziare in maniera migliore il 2021 di Cram Motorsport, che si è imposto nella prima gara della stagione della Formula 4 UAE con Enzo Trulli. Per l’occasione abbiamo raggiunto il Team Manager Gabriele Rosei, che insieme al fratello Simone guida la squadra fondata da papà Marcello, oggi in pensione.
“Trulli è partito subito con il piede giusto, dimostrandosi molto veloce fin dalla prima sessione di test collettivi che abbiamo disputato a Dubai – attacca Rosei – Certo è un rookie e ha ancora tanto margine di miglioramento, ma guida già molto bene. La vittoria in gara 1 è arrivata un po’ a sorpresa, ma Enzo è stato davvero bravo a gestire una corsa complicata, neutralizzata prima da una bandiera rossa e poi dall’ingresso della safety-car. Abbiamo anche una seconda monoposto per l’americano Enzo Scionti, che ha pochi chilometri sulle spalle, ma sta già facendo grandi passi in avanti sotto la guida di mio fratello Simone”.
Prosegue così un momento positivo per Cram Motorsport, che nel 2020 è tornata al successo dopo un paio di stagioni complicate. Con Andrea Rosso, infatti, avete conquistato tre successi nella Formula 4 Italia: com’è nata la vostra collaborazione?
“Seguivo con interesse Andrea già da tempo, in quanto in kart si è messo in luce con numerose vittorie in WSK. A dicembre 2019 abbiamo avuto i primi contatti e a febbraio Andrea è venuto in officina per conoscerci e provare il nostro simulatore, impressionando fin dai primi giri Simone, nonostante avesse pochissima esperienza di guida virtuale. Purtroppo a marzo c’è stato il lockdown che ha bloccato tutto e abbiamo potuto ripartire solamente verso maggio. Dopo due giorni a Varano per toglierci la ruggine di dosso, siamo scesi in pista nei test collettivi, dove siamo stati subito competitivi”.
Il buono stato di forma dei test è poi stato confermato dalla vittoria a Misano.
“In gara 2 Andrea ha preso il comando già al primo giro, conquistando in solitaria la prima vittoria stagionale. L’inizio è stato molto positivo, e dopo Misano abbiamo vinto nuovamente a Imola e al Mugello. Anche a Monza siamo stati molto competitivi, conquistando il secondo posto in gara 1, ma da quel momento tutto ha iniziato ad andare storto. Prima del via di gara 2, Andrea è rimasto fermo a causa della rottura di un cavo della batteria, che gli ha impedito di prendere il via dalla pole, mentre in gara 3 ha commesso un errore, tamponando Gabriele Minì. Gli ultimi due appuntamenti della stagione sono stati complicati, e abbiamo così perso ogni possibilità di giocarci il titolo, che fino a Monza era ancora alla nostra portata. Andrea comunque ha un ottimo potenziale in ottica futura, è un pilota molto veloce e considerando il budget che aveva a disposizione quest’anno ha fatto grandi cose”.
Nel 2020 avete portato al debutto diversi rookie che proseguiranno con voi nella prossima stagione.
“Continueremo a lavorare con Nico Baptiste, che prenderà parte alla serie italiana e a qualche appuntamento dell’ADAC F4. Stiamo ancora trattando con Vittorio Catino, che vorrebbe rimanere con noi, mentre Georgios Markogiannis sarà al via di cinque appuntamenti, rinunciando a Misano e al Mugello per impegni scolastici. Sarebbe bello avere un pilota esperto da affiancare ai tre rookie, confermando al via quattro vetture”.
Quali sono i punti di forza e i punti deboli della categoria F4?
“È certamente una serie di altissimo livello, in particolare il campionato italiano negli ultimi anni si è imposto come riferimento per la categoria. Un aspetto da cambiare della F4 è il fatto che i test siano liberi, sia nel pre-stagione sia a campionato in corso. Questo ovviamente fa lievitare i costi a dismisura e negli ultimi due anni ha portato alcuni piloti a scegliere serie meno costose come quella spagnola. A mio avviso questo aspetto dovrebbe essere regolamentato, magari con l’introduzione di una giornata di test collettivi il giovedì prima del weekend di gara e vincolando anche i treni di pneumatici che possono essere utilizzati. La Formula Renault Eurocup al contrario, da questo punto di vista è sempre stata più equa. Da gennaio fino a fine campionato tutti i piloti hanno gli stessi set di gomme a disposizione e le stesse giornate di test, in modo da mettere tutti sullo stesso piano”.
Con l’unione tra Formula Regional e F.Renault Eurocup si chiude un lungo capitolo di storia dei campionati organizzati dal costruttore francese a cui avete preso parte per anni.
“Spero che anche nella Formula Regional by Alpine rimanga la mentalità e lo spirito che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni della F.Renault Eurocup, a partire proprio dai chilometri di test limitati. Anche dal punto di vista organizzativo spero rimanga l’altissimo standard che Renault ha fissato, continuando ad ascoltare i team e a prendere nota delle loro esigenze. Il fatto che Regional ed Eurocup si siano unite è certamente positivo, perché va a semplificare la scalata verso la F1, diminuendo il numero dei campionati presenti”.
L’attuale monoposto di F4 si appresta ad iniziare la propria ottava stagione di gare, quando pensi che vedremo la nuova auto dotata di sistema di sicurezza halo?
“La macchina attuale è davvero buona. In Tatuus sono riusciti a migliorare la vecchia Formula Renault, che dopo qualche problema di gioventù era diventata un mezzo veloce, affidabile e formativo, mentre la F4 è stata perfetta fin dal debutto, dandoci pochissime noie nel corso degli anni. Solamente pochi mesi fa non avevamo nemmeno la certezza di poter gareggiare nel 2020 e questa situazione ha ovviamente messo in difficoltà molte squadre. Introdurre la nuova monoposto già dall’anno prossimo potrebbe essere una manovra affrettata e controproducente. Purtroppo non è possibile sviluppare un kit di aggiornamento della monoposto attuale, che secondo me sarebbe stata la scelta migliore, per via dell’halo, che obbliga a cambiare scocca”.
Dove vedi una possibile espansione a medio e lungo termine di Cram?
“Già l’anno scorso avevamo avuto qualche contatto con gli organizzatori del campionato spagnolo, che è in grande crescita in queste ultime stagioni e continueremo ad osservarlo da vicino. Non credo sia il momento di investire invece per entrare nella Formula Regional by Alpine. Non voglio precluderci anche un prosieguo nelle ruote coperte dopo il titolo nel GT4 2020”.