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27 Apr 2013 [23:18]

Intervista a Ricciardo
'Prenderemo Sauber e Williams'

Dall'inviato Massimo Costa

Nel gelo di Alcaniz, sede della seconda prova World Series by Renault, c'era anche Daniel Ricciardo, chiamato per gli show con la Red Bull RB7-Renault. Non certo il posto dove un pilota di F.1 in arrivo da una doppia trasferta, Shanghai e Sakhir, immaginiamo avrebbe voluto essere considerando il sorprendente freddo che ha caratterizzato la giornata. Ma gli impegni promozionali Red Bull sono da rispettare e lui diligentemente ha fatto il suo dovere. Fra un giro e l'altro con la vettura iridata del 2011, si è concesso a noi.

Ricciardo ha colto un importante 7° posto a Shanghai (oltre a essere entrato nel Q3), arrivato dopo due desolanti ritiri, segno di un notevole passo in avanti della Toro Rosso STR8 a motore Ferrari: "Siamo cresciuti un po' tutti, anche noi piloti e i risultati si stanno vedendo. Abbiamo più esperienza, più confidenza. Tante cose cambiano rapidamente in F.1". Dopo sette giorni però, a Sakhir, Ricciardo sembrava al volante di un'altra monoposto, non quella brillante e veloce guidata in Cina. Eccessivo consumo delle gomme? "Anche, ma non è stato il fatto determinante, siamo stati troppo lenti durante la corsa e stiamo cercando di capire cosa sia accaduto".

Nel clan Red Bull i piloti sono sottoposti sempre a una grande pressione. Soprattutto ora che pare certo il "distacco" a fine anno di Mark Webber. Quel sedile libero a fianco di Sebastian Vettel potrebbe essere di Ricciardo se continuerà a far faville, come a Shanghai? Ma se dopo sette giorni si torna nell'anonimato, come in Bahrain, non è che si rischia di non venire considerati? La traumatica bocciatura di Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari a fine 2011 tutti la ricordano: "È vero, c'è sempre grande pressione su di noi, ma siamo abituati. Siamo al top, siamo in F.1, siamo parte di un gruppo come la Red Bull, non possiamo permetterci di sbagliare. Se non sarò abbastanza bravo, è giusto che non puntino su di me. Può sembrare duro, ma è la legge dello sport e noi sappiamo bene come funziona".

Con Vergne c'è un buon rapporto, i due compagni in Toro Rosso si conoscono fin da quando erano rivali in F.Renault 2.0. "Tra di noi c'è competizione, come sempre quando si è nello stesso team, ma collaboriamo insieme per far crescere la macchina". E dove vuole arrivare questa STR8? "Per ora il nostro obiettivo è raggiungere e magari superare Williams e Sauber. La Force India al momento la vedo troppo lontana, è una monoposto molto veloce rispetto a noi". Ricciardo si concede poi uno sguardo sui piloti del futuro: "Da Costa è veramente molto forte, ma mi ha impressionato Vandoorne che sta facendo benissimo in World Series Renault e mi ricorda Frijns. Poi c'è Magnussen, che non ha nulla da invidiare a Da Costa e Vandoorne. Penso che loro tre siano i principali talenti in grado di salire senza problemi in F.1".

Ricciardo vive a Milton Keynes da diverso tempo, in Gran Bretagna, dove c'è la sede della Red Bull, ma sembra non sopportare più il maltempo: "Fa sempre troppo freddo, penso che presto cambierò la mia residenza per stare in un posto dove si vede il sole...". Facendo un salto nel passato, parlando col collega francese di Autohebdo, l'australiano ha ricordato come momento top della sua carriera "Il grande duello con Bottas a Silverstone nell'europeo F.Renault 2.0 nel 2008". Al contrario, come momento più difficile, "La perdita del titolo Renault 3.5 2010 a un paio di giri dal traguardo dell'ultimissima corsa", soffiatogli da Mikhail Aleshin.
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