2 Giu 2014 [10:54]
Intervista a Vergne
'Alla Toro Rosso credono in me'
Da Spa - Filippo Zanier
Se ci si limitasse a guardare il paddock della World Series by Renault a Spa, la crisi di pubblico che la F.1 sta vivendo potrebbe benissimo sembrare una leggenda metropolitana. In un retrobox che brulica di gente, infatti, la folla più grande è senza dubbio quella che circonda il tendone del team Red Bull, sotto cui riposa la RB8 che pochi minuti prima ha completato l'esibizione sotto la tribuna principale. Al volante c'era Jean-Eric Vergne e la sua presenza sul circuito belga è stata un'occasione perfetta per analizzare insieme lui, lontano dalla pressione di un weekend di gara, questo inizio di stagione.
Ecco una delle domande della intervista che potrete leggere in forma integrale sul Magazine 274 online da martedì sera
Nessun pilota è mai durato più di tre stagioni in Toro Rosso e tu sei al tuo terzo anno con il team. Cosa ti aspetti per il futuro?
"Beh, se è come dite voi c'è poco da fare, andrò a casa (e ride, ndr). A parte gli scherzi, non credo che questioni del genere possano ridursi a una valutazione statistica. In Red Bull e Toro Rosso non si sono mai fatti problemi a mettere a piedi piloti in cui non credevano più, e se non avessero avuto fiducia in me avrebbero potuto lasciarmi a piedi già alla fine dello scorso anno. Se non l'hanno fatto, se sono ancora qui, credo che sia perché credono in me e nelle mie capacità. Come vi ho spiegato quest'anno la mia integrazione con lo staff tecnico del team è cresciuta nettamente e i risultati che stiamo ottenendo dimostrano che sta anche dando i suoi frutti, cosa di cui il team si rende perfettamente conto. Per quanto mi riguarda mi sento a casa, come se la squadra fosse la mia famiglia, e non credo che ai piani alti abbiano intenzione di smembrare un pacchetto che funziona".