Jacopo Rubino - XPB ImagesRobert Kubica è pronto a tornare al volante dell'Alfa Romeo Racing. Il pilota polacco domani sarà in azione nel primo turno di prove libere del Gran Premio del Bahrain, guidando la monoposto di Kimi Raikkonen: il finlandese scenderà quindi in pista dal secondo turno. Per Kubica, attuale collaudatore della scuderia svizzera, sarà la quarta FP1 del 2020 dopo quelle disputate nei weekend di Stiria, Ungheria e del 70° Anniversario. Non c'è ancora la conferma ufficiale ma potrebbe essere in azione anche nel venerdì di Abu Dhabi, ultima tappa del calendario di Formula 1.
Si va verso l'epilogo di mesi davvero intensi: da agosto ha dovuto conciliare l'impegno in Formula 1 con quello nel DTM, affrontato al volante della BMW clienti del team ART Grand Prix. La sua prima partecipazione nella serie tedesca si è conclusa a ottobre con tre arrivi in zona punti, tra cui un sorprendente podio a Zolder. "Fra l'incarico al simulatore e il programma nel DTM, la sensazione è che il tempo sia trascorso molto in fretta", ha raccontato il quasi 36enne di Cracovia.
"Quello di Sakhir è un circuito che conosce bene, e questo ci darà una mano", ha aggiunto il responsabile della squadra, Frederic Vasseur. Senza dimenticare che proprio in Bahrain, nel 2008, Kubica siglò l'unica pole della carriera in F1: era portacolori BMW Sauber, quella che oggi è proprio l'Alfa Romeo Racing.
Ancora da definire, invece, i piani 2021. Combinare F1 e DTM, e le relative trasferte, non è stato facile, a maggior ragione con i calendari compressi dopo l'emergenza Coronavirus. In una intervista a Sokolim Okiem, sito specializzato del suo Paese, Robert ha affermato: "Credo che la mia prossima stagione sarà un po' diversa. Devo trovare il giusto equilibrio per la preparazione fisica e mentale, che nel lungo periodo è importante". Il desiderio principale è quello di continuare a gareggiare: "Ho un paio di progetti interessanti all'orizzonte, in categorie dove sarei interessato a misurarmi. La mia priorità sarebbe il Super GT in Giappone, se potessi scegliere, ma per adesso non è stata realizzabile".
Sarà ancora riserva in F1, mettendo a disposizione la sua conclamata capacità di messa a punto? "Se facessi anche altro, non potrei presenziare a 23 Gran Premi di F1. La decisione dipenderà da cosa sarebbe richiesto", ha spiegato. "Certamente non vorrei girare per aeroporti e andare alle gare solo per guardarle su uno schermo e seguire i riferimenti cronometrici. Sono una persona ben organizzata e ora dobbiamo capire cosa sia fattibile e cosa no".