27 Apr [16:03]
Kvyat: «Fra quarti e settimi c'è poco distacco.
La Red Bull? Fu dura, ma ormai è passato»
Stefano Semeraro
Per Daniil Kvyat, pilota di casa, è stata una settimana impegnativa. Anche perché mercoledì scorso ha compiuto 23 anni e ci sono stati festeggiamenti «Ho fatto parecchie cose fuori dalla pista, sono anche stato a Mosca tre giorni. Ho presentato il mio libro che racconta la mia carriera da junior e spero che possa dare indicazioni ai giovani russi su come si arriva in F.1 e come funziona questo mondo, poi ho giocato un po' a curling... Il regalo più bello? Una tavola da backgammon che mi ha regalato mio padre. Da venerdì però tutto sarà uguale altri altri GP».
La STR12 lo soddisfa: «è una monoposto abbastanza versatile, finora si è comportata più o meno nella stessa maniera su tracciati molto diversi, qui sarà interessante vedere come reagisce su una pista dove le gomme si consumano meno e le temperature sono decisamente più basse che in Bahrain. Il nostro obiettivo è lottare per i punti, finora siamo sempre stati in grado di lottare per il Q3, il difficile è mettere insieme tutto perché basta un piccolo dettaglio a fare la differenza, la distanza fra il quarto team e il settimo è davvero molto ridotta».
Se dovesse andare bene qui, e magari Verstappen, gli ha chiesto qualcuno con malizia, Helmut Marko potrebbe riportarlo in Red Bull? «È una domanda che va fatta a Marko. Per quanto mi riguarda non penso più al passato. L'anno scorso è stata dura, ho avuto alti e bassi dovuti anche a quello che mi ha capitato, ma ora la macchina va bene, io sono soddisfatto, quindi preferisco guardare avanti».