19 Mag [14:00]
L'INDISCREZIONE
Progetto Liberty per la F.2
Il campione passa in F.1 subito
Massimo Costa
Nel paddock di Montmelò, in occasione del primo appuntamento del Mondiale F.1 in Europa, si è sparsa la voce di quelle che potrebbero essere le intenzioni di Liberty Media riguardo il campionato FIA Formula 2. Ross Brawn in persona, avrebbe suggerito ai team della categoria cadetta e alle squadre F.1, che il campione della Formula 2 dovrà obbligatoriamente salire l'anno seguente nel Mondiale.
Non dovremmo quindi più vedere i parcheggi nella giapponese Super Formula, nuova moda, avvenuti negli ultimi due anni con Stoffel Vandoorne (campione GP2 2015) e Pierre Gasly (campione GP2 2016). McLaren e Red Bull infatti, che hanno cresciuto ed allevato il belga e il francese, non trovando per loro un sedile nelle loro squadre di F.1 hanno preso la decisione di far correre i loro Junior in Giappone nella pur competitiva Super Formula. Vandoorne è poi stato promosso in McLaren quest'anno, Gasly conoscerà il suo destino al termine del 2017.
L'iniziativa di Brawn e Liberty Media è molto interessante. Quel che manca alle serie inferiori è infatti il creare certezze per il futuro dei propri campioni. Perché i piloti vincenti legati a programmi Junior F.1 hanno (forse) più della metà del percorso completato, ma chi vince il titolo senza godere di alcun supporto, rischia poi seriamente di non entrare a far parte del Mondiale. Per questo Liberty Media vuole intervenire. Anche se, considerando che vi sono soltanto venti monoposto impegnate in F.1, non sarà facile assegnare d'ufficio un sedile.
Ma non si è parlato soltanto dei futuri campioni della F.2. Anche gli altri migliori protagonisti della serie cadetta, sempre secondo le intenzioni di Liberty Media, dovranno avvicinarsi ai team di F.1. I quali avranno l'obbligo di promuoverli nel ruolo di terzo pilota. Quando poi, arriverà nel "pacchetto" anche la F.3 al posto della GP3, l'idea è quella di creare una congiunzione per i giovani piloti di quella categoria con i team F.2. Non piace invece, la possibilità che un pilota di F.3 salga direttamente in F.1, come capitato recentemente con Max Verstappen e Lance Stroll.
A Montmelò poi, la Formula 2 ha visto i primi segnali positivi del coinvolgimento di Liberty Media. I primi tre classificati delle due gare hanno tenuto la conferenza stampa nella saletta dove anche i piloti F.1 si accomodano (questo anche a Sakhir a dire la verità), quindi nel paddock F.1 a fianco del media centre. E non più nella tenda F.2. Un bel passo avanti in quanto diversi giornalisti accreditati F.1 vi hanno partecipato, a differenza di quanto accadeva in precedenza con la GP2.
Il paddock della categoria, così come quello della GP3 e della Porsche, è stato posto subito alle spalle di quello della F.1. Non lontano da tutti, oltre il parcheggio degli addetti ai lavori del Mondiale, come era sempre avvenuto. Una bella prova di fiducia e un chiaro segnale di come Liberty Media intenda cambiare le cose. In pochi metri, si passava dal paddock F.1 a quello F.2, GP3, Porsche.
Inoltre, i piloti del FIA F.2 per la prima volta nella storia, hanno ricevuto oltre al pass per la loro categoria, anche un permanente per la F.1. Cosa che prima, con la GP2, era impossibile e chissà perché... Si è anche verificato un aumento di concessione pass ai team della Formula 2 per invitare nel proprio paddock (non F.1) ospiti, sponsor, eccetera. Addirittura, sono stati eliminati gli orribili tornelli, presenti in F.1, che erano anche installati all'imbocco dei paddock GP2 e GP3 rendendoli per anno una sorta di triste ghetto per pochi. Ora finalmente, spazi aperti, con gli appassionati che a Montmelò vedere da vicino piloti e monoposto F.2, GP3 e Porsche. Basta chiusure, insomma, la mentalità è cambiata. E all'improvviso tutti ne sono contenti.