Michele Montesano - XPB Images
Non solo sul regolamento tecnico, alla vigilia della stagione 2025 la FIA è intervenuta anche sul regolamento sportivo della Formula 1. L’obiettivo, come sempre, è quello di ridurre al minimo zone d’ombra e possibili scappatoie, emerse negli scorsi anni, oltre che incrementare il livello di sicurezza in pista. A subire una modifica saranno quindi le partenze in pit-lane e la gestione in pista delle monoposto rimaste danneggiate a seguito di un incidente.
La FIA ha rivisto l’articolo 43.8 del regolamento sportivo della Formula 1, che riguarda le monoposto costrette a partire dalla corsia dei box, aggiungendo tale punto: “Tutte le vetture che partono dalla pit-lane e sono in grado di farlo devono partecipare al giro di formazione”. Infatti, fino allo scorso anno, le monoposto che prendevano il via dalla corsia box non effettuavano il giro di formazione, ma si accodavano alle altre vetture direttamente allo spegnimento dei semafori.
Le squadre avevano trovato dei modi, più o meno ingegnosi, per approfittare di tale situazione e guadagnare posizioni in pista. Ad esempio, in condizioni di giri supplementari dietro la safety car, le vetture che partivano dalla pit-lane potevano uscire direttamente al semaforo verde risparmiando del carburante. O, in caso di gara bagnata, i piloti delle monoposto penalizzate potevano scegliere di non prendere parte ai giri di formazione montando direttamente gli pneumatici ideali per le condizioni della pista scavalcando, così, gli avversari costretti a effettuare il cambio gomme.
Dal prossimo GP d’Australia, prima gara della stagione 2025 di Formula 1, ciò non sarà più possibile. Tutti i piloti dovranno prendere parte al giro di formazione, anche in caso di passaggi supplementari dietro la vettura di sicurezza, per poi rientrare nella corsia box. Una volta schierati, in base all’ordine della qualifica, prenderanno poi il via accodandosi dietro le vetture che scatteranno in griglia.
La FIA è anche intervenuta per consentire una maggior sicurezza in caso un pilota, dopo aver subito un incidente, voglia riportare la vettura danneggiata ai box. Un esempio emblematico è quanto successo a Sergio Perez nello scorso GP del Canada. Il messicano della Red Bull, dopo aver danneggiato l’alettone posteriore, pur di tornare ai box ha disseminato la pista di detriti causando una situazione di potenziale pericolo. Ricordiamo che Perez è poi stato sanzionato con tre posizioni di penalità in griglia nel successivo GP di Spagna.
Ora, grazie alle modifiche apportate all'articolo 26.10 del regolamento sportivo di F1, il direttore di gara ha il potere di ordinare a un team di fermare immediatamente una vettura in condizioni critiche. Questa misura equivale a un'applicazione più rapida della bandiera nera con disco arancione, solitamente utilizzata per obbligare le auto danneggiate a rientrare ai box per le riparazioni. La differenza fondamentale è che ora la decisione può essere presa istantaneamente, senza passaggi intermedi tra marshall e team, garantendo un intervento tempestivo per evitare situazioni pericolose in pista.