19 Giu [11:08]
La Ferrari è un cantiere
Massimo Costa
Si rimane in città. Non per prendere un caffè, ma possibilmente ulteriori punti per proseguire in questa pazza maratona fatta di venti appuntamenti, ora siamo alla vigilia della ottava, e che si concluderà in pieno inverno (in Europa) a San Paolo del Brasile. Dopo Montecarlo e Montreal, tocca ora a Valencia ospitare il mondiale F.1. Avremo un ottavo vincitore diverso? Sarebbe certamente esaltante. Sullo scorso numero del Magazine parlavamo della possibilità di vedere le Force India davanti a tutti, dimenticando le Renault di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, che sono lì, sempre a un passo dal successo. Chissà cosa accadrà sull’insidioso tracciato valenciano.
Di sicuro la Ferrari continuerà a recitare la parte della protagonista. Fernando Alonso è a due punti dal leader del mondiale, Lewis Hamilton (88 contro 86), e nelle sette prove disputate ha sempre concluso in zona punti, come Hamilton, mentre Vettel ha fallito l’approdo nei primi dieci a Sepang. La Ferrari F2012 è praticamente un’altra monoposto rispetto a quella presentata prima dei test pre campionato. I continui ritocchi non si sono fermati a Montreal. A Valencia verrà provata l’ennesima ala anteriore differente, ci sarà un fondo con alcune soluzioni inedite mentre anche gli scarichi, sempre nella mente dei progettisti Pat Fry e Nikolas Tombazis, subiranno aggiornamenti.
Nel corso dell’estate sono poi attese differenti ali posteriori e diversi deflettori. Tombazis ha poi rivelato che hanno verificato la bontà del sistema Mercedes per quanto riguarda l’apporto dell’aria, che arriva dal posteriore, sull’anteriore. Ma per ora non sembra essere una priorità, ma lo è invece lo studio su come sfruttare al meglio il DRS. Tombazis ha anche ammesso che è stato uno shock constatare che la F2012 non era affatto competitiva, ma la calma è stata fondamentale per risalire la china. Aggiungiamo che anche la calma di Alonso è stata decisiva. Lo spagnolo ha fatto gruppo e nello stesso tempo messo pressione a tutti gli uomini chiave della squadra.
Che continua a chiedersi quale Felipe Massa vedremo in azione. Dopo il bel GP di Monaco, a Montreal un errore pacchiano lo ha fatto piombare nelle posizioni che non competono all’attuale Ferrari, la quale ha un maledetto bisogno di un secondo pilota veloce e che cominci a portare via punti a Hamilton e Vettel.