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29 Giu [18:28]

La Hitech non abbandona Vips
L'ipocrisia dei promotori F2

Massimo Costa

La condanna della Red Bull ai danni del suo ormai ex pilota Juri Vips è senza appello e più che corretta. Una grande compagnia mondiale come la Red Bull, che vende bevande in tutto il mondo, che è presente in tantissimi settori dello sport, che sostiene associazioni per i diritti civili, non può assolutamente permettersi di continuare a sostenere un ragazzo che si esprime in termini così volgari e razzisti. Anche se si è trattato di una "battuta" sbagliata, anche se Vips non pensa realmente a quel che ha detto, non ci sono giustificazioni per un personaggio pubblico, già nel giro del team Red Bull F1. Quindi, giusto così, Vipis ha ricevuto una lezione che gli permetterà di crescere in fretta.

Nello stesso tempo però, il team che schiera il pilota estone nel campionato di F2, si è trovato spiazzato. Vips occupa il settimo posto in campionato e non sembra avere molte possibilità per puntare al titolo. La squadra diretta da Oliver Oakes si è trovata al centro di un tifone non cercato. Cosa fare? Da parte della Red Bull, non c'è più il supporto per schierare Vips e quindi come reagire? Oakes ha quindi optato per non abbandonare il ragazzo estone.

"Ho preso la decisione di mantenere Juri con Hitech", ha comunicato Oakes, " per il resto della stagione. E' stata una scelta che abbiamo seriamente dibattuto. Permettendogli di continuare a correre con noi, gli diamo anche l'opportunità di dimostrare, attraverso i suoi comportamenti, che tipo di persona in realtà è. Deve essere chiaro che il linguaggio da lui usato è totalmente inaccettabile, ma ho scelto di dargli la chance per redimersi". Parole intelligenti quelli del team principal Hitech, la cui politica aziendale è ovviamente completamente diversa da quella dell'enorme gruppo Red Bull. Non è da escludere che Oakes abbia ragionato anche in termini... un po' cinici, potendo incontrare qualche difficoltà nel trovare un sostituto. Ma bene così.

Poco dopo però, è arrivato il comunicato degli organizzatori della Formula 2. Ipocritamente, hanno condannato l'operato del team Hitech. Nel secondo paragrafo si cita: "La decisione della Hitech è sorprendente e non è quella che avremmo preso. Monitoreremo la situazione attentamente con loro per garantire che tale comportamento sia adeguatamente affrontato". Il promoter Bruno Michel, la FIA, Liberty Media, hanno dimostrato di non avere la forza di bloccare un pilota dal campionato che organizzano e promuovono. Non si fa neanche cenno a una possibile forma di rieducazione, come avviene in altri campi. Solo un rimbrotto al coraggioso operato di Oakes.
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