Marco CortesiCon il primo appuntamento della stagione alle porte, l'IndyCar Series si presenta al via di una stagione decisiva, con cui si vuole cementare la crescita in termini di peso politico. Pensando alla lotta per il titolo, chi sono i principali contendenti e outsider?
Dixon, favorito con uno stimolo in più
Scott Dixon è sempre il favorito per il campionato IndyCar. Qualunque campionato. Il neozelandese si troverà però stavolta n squadra un pilota di alto calibro, in grado già nei test collettivi di spingerlo e, perché no, stargli davanti. Felix Rosenqvist, come Dixon, è visto da tutti come uno dei migliori piloti al mondo a non essere andato in Formula 1. E dopo la brutta sorpresa fatta da Robert Wickens, subito ipercompetitivo, a tanti piloti… autoctoni, anche il campione F3, due volte vincitore di Macao, vuole lasciare il segno.
Power deve limitare gli erroriWill Power e Josef Newgarden sono a loro volta favoriti d’obbligo. Il vincitore di Indy ha trovato finalmente un feeling ottimale con gli ovali, e con la sua velocità sulle piste stradali basterà non fare errori per essere un contendente di vertice. Non fare errori… appunto. L’irruenza dell’australiano, che è anche una delle sue migliori doti, porta con se anche lati negativi. Newgarden lo scorso anno ha pagato problemi strategici in gare chiave, ma non è mai mancato in termini di performance. E’ sempre la speranza numero 1 di Roger Penske.
Rossi, prova di maturitàUn po’ come, al team Andretti, Alexander Rossi. L’americano in questi anni si è migliorato sotto tutti i punti di vista ed è pronto a fare uno step decisivo. Per caratteristiche sempre più vicino ad essere un "piccolo" Dixon, Rossi punta al titolo. Considerato quanto è stato importante il suo progresso nelle prime stagioni, se a St. Petersburg ci sarà un altro step... farà paura
Gli outsider: opcchio a Ericsson e al team SchmidtI principali outsider saranno, oltre ovviamente a Rosenqvist, Ryan Hunter-Reay e Simon Pagenaud. Il primo non vuole essere “messo da parte” con l’esplosione di Rossi, mentre il secondo non ha avuto una stagione facile e deve dimostrare di meritarsi il sedile in Penske. Tra gli outsider non può non essere indicato il team Schmidt. L'anno scorso, nonostante una stagione non esaltante di James Hinchcliffe, Robert Wickens ha mostrato il potenziale della squadra, e quest'anno ci sarà un ex pilota di Formula 1, Marcus Ericsson. Nella massima serie, anche se non ha fatto miracoli, lo svedese ha mostrato di essere un pilota solido e di qualità. Il problema è che l'epoca dei piloti di F1 che arrivavano in IndyCar e dominavano... è finita. Ericsson dovrà tirare fuori il meglio del suo meglio.