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4 Lug [11:21]

La McLaren rivede la luce
Norris il suo perfetto interprete

Massimo Costa - XPB Images

Un balzo in avanti così consistente forse non se lo aspettavano neanche loro. La McLaren-Mercedes è improvvisamente tornata protagonista grazie a una serie di novità tecniche che hanno riguardato il fondo vettura e le pance laterali, completamente ridisegnate. La MCL60 non era nata benissimo dalla penna di James Key, che dal prossimo anno sarà in Sauber con vista Audi. Il team principal Andrea Stella sta rinforzando la squadra ed è riuscito a strappare prima David Sanchez dalla Ferrari, poi Rob Marshall dalla Red Bull, quest’ultima figura decisamente rilevante. Entrambi saranno attivi nella sede McLaren dall’1 gennaio 2024.

Intanto, si cerca di raddrizzare una stagione iniziata molto male, con Lando Norris che fino a Montreal aveva concluso in zona punti appena tre volte con due noni e un sesto posto, equivalente a 12 punti. Una miseria se si pensa che soltanto 12 mesi fa, dopo otto GP Norris aveva 50 punti e addirittura 86 nel 2021. Nella nona gara di quest’anno, il pilota inglese ha subito apprezzato la guidabilità della MCL60 su un circuito, quello austriaco, che è pur sempre stato favorevole alla McLaren. Norris ha disputato una gara intelligente, di attacco, senza respiro, ed ha acchiappato un notevole quinto posto a un soffio dalla Ferrari di Carlos Sainz.

Ed ora i punti sono diventati 22, una boccata di ossigeno per la squadra di Zak Brown, sesta nella classifica costruttori, che avvicina leggermente l’Alpine, che di punti ne ha 48, ma almeno allunga sulla Haas. Norris è stato straordinario fin dalla qualifica del venerdì, quella valevole per il Gran Premio, ottenendo il quarto tempo, poi nello Shootout, la qualifica per la corsa Sprint, ha fatto ancora meglio conquistando la terza posizione. Purtroppo per lui, nella gara di 30 minuti è rimasto bloccato alla prima curva dalla bagarre tra le due Red Bull, ha dovuto frenare, quasi fermarsi, perdendo diverse posizioni dalle quali non è più riuscito a risalire. E per lui la Sprint è terminata in una deludente nona piazza, fuori dai punti che premiano i primi otto. Una vera beffa viste le premesse.

Ben diversa la storia nella corsa vera. Norris ha mandato in crisi il connazionale Lewis Hamilton, ha spinto forte dopo i pit-stop recuperando posizioni, si è fatto beffe della Aston Martin e ha pungolato la Ferrari di Sainz. Il tutto guidando benissimo. Norris aveva già firmato una gran qualifica a Baku, terzo crono, circuito cittadino anomalo, ma in gara non aveva concretizzato. Un exploit che aveva sorpreso, poi in Canada, il britannico aveva ottenuto la quarta fila, ma nuovamente durante il GP era finito fuori dai punti. C’erano i segnali, sul giro secco, di una crescita, però serviva confermarla anche la domenica.

Le ultime migliorie non sono che particolari, spunti, presi dalla Red Bull e dalla Aston Martin, ma tant’è, non si va tanto per il sottile. Norris, 23 anni e 91 corse disputate è al suo quinto anno di F1, ha mostrato a tutti quel che sa fare in più di una circostanza, il suo miglior risultato rimane una seconda posizione a Monza 2021, quando il suo compagno Daniel Ricciardo aveva vinto quella pazza gara italiana. Ma non era stato un caso, sul podio ci è salito altre cinque volte, sempre sul terzo gradino: proprio in Austria nel 2020, a Imola, Montecarlo, nuovamente Spielberg nel 2021 e ancora a Imola nel 2022. E può vantare anche una clamorosa pole a Sochi 2021. Sarebbe bello vedere Norris costantemente in bagarre con i suoi pari età come Charles Leclerc, George Russell e perché no, Max Verstappen, e di certo non deluderebbe.

Chi in Austria domenica scorsa non si è proprio visto è stato Oscar Piastri con la seconda McLaren. Non pervenuto. L’australiano non disponeva delle novità portate sulla monoposto di Norris, le avrà questo fine settimana a Silverstone. In qualifica ha concluso 13esimo, 17esimo nello Shootout. Nella Sprint ha visto la bandiera a scacchi in 11esima posizione, ma nel GP è sempre rimasto nel fondo classifica per chiudere in un triste 17esimo posto a 1 giro dal vincitore Max Verstappen. Colpa di un contatto iniziale che ha danneggiato la sua vettura. Un fine settimana negativo per Piastri, che in quattro occasioni è stato capace di centrare la Q3 ed ha preso punti in due gare, ottavo a Melbourne e decimo a Montecarlo.

Un po’ di alti e bassi più che comprensibili per un giovane pilota, 22 anni, che ha debuttato in F1 dopo un 2022 passato in panchina nonostante le vittorie in Formula 2, Formula 3 e Formula Renault in tre anni consecutivi. Una tripla corona che nessuno era mai riuscito a mettersi in testa. Ma un anno di stop e una monoposto nervosa come lo è stata la MCL60, oltre alla grave mancanza di test che non permettono ai piloti di allenarsi a dovere, sono ostacoli duri da superare, ci vuole tempo e pazienza. Da venerdì, anche Piastri potrà usufruire del fondo e delle nuove pance e sarà quindi interessante vedere se Oscar riuscirà a compiere progressi importanti. Per Norris si tratta della gara di casa, oltre che per la McLaren ovviamente, una pista che conosce in ogni dettaglio avendovi svolto tantissimi test agli inizi della carriera con le monoposto di F4 e anche successivamente.
RS Racing