20 Dic [13:22]
La classe GTLM all'ultima spiaggia?
Marco Cortesi
Anche se il 2020 non è ancora finito, il mercato IMSA procede a passo veloce in vista dell’apertura di gennaio della 24 Ore di Daytona e anche le classi GT non fanno eccezione. Anzi, con le incertezze della classe maggiore GTLM viene ancora da chiedersi se e come esisterà già nel breve visto che, al momento, le due Corvette C8.R sono le uniche macchine attese al via della stagione, con le BMW presenti solo nell'Endurance. Ma anche per il marchio di Detroit il futuro potrebbe portare nuove strade.
L’ultima notizia in ordine di tempo è quella dell’allontanamento del responsabile del programma GT Corvette Doug Fehan, grande sostenitore della partecipazione nel gran turismo "pro" dopo oltre 25 anni di servizio e successi. Il cambio nella posizione ha fatto segito ad un domino di nuove cariche nella dirigenza anche a livello di prodotto.
Contemporaneamente, è stata annunciata la cessione di Pratt&Miller, ovvero l’engineering che sviluppa e gestisce in pista le Corvette da gara, ma opera anche nel settore tecnologico automotive. L’acquirente è Oshkosh corporation, azienda che produce blindati per l’esercito USA. Al momento, sembra che l’impegno motorsport sia comunque sicuro, anche se Pratt&Miller ha a sua volta altri impegni e clienti.
Tuttavia, con l'avvento delle regole LMDh, che hanno come caratteristica fondante un budget quasi da... GT, è inevitabile pensare che la categoria, e il progetto Corvette GTLM possano essere fagocitati. Tanto che si parla di interesse per la nuova categoria prototipi anche per BMW, che a questo punto non avrebbe più interesse a schierare la "vecchia" M8 GTE, tra l'altro già "tramontata" nel WEC.
Ammettendo di avere due Corvette al via per tutto l’anno, la situazione sarebbe drammatica, anche se di recente si è parlato di un "ritorno di fiamma" per una possibile Ferrari 488. Col ritiro di Porsche, la prospettiva è comunque di vedere la categoria “spegnersi” più o meno naturalmente già quest’anno.