7 Giu [23:54]
La rivelazione di Hamilton:
"Da bambino sono stato picchiato per..."
Massimo Costa
E' un fiume in piena Lewis Hamilton. Molto colpito dall'omicidio di George Floyd per mano di poliziotti bianchi, fatto avvenuto nei giorni scorsi a Minneapolis e che ha acceso manifestazioni anti razzismo in tutto il mondo, il sei volte campione del mondo ha oggi deciso di raccontare un episodio da sempre tenuto nascosto:
"Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle. Ho parlato poco delle mie esperienze personali perché mi è stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l'amore e poi batterli in pista. Leggere tanto sull'argomento e cercare di conoscere il più possibile di quello che è successo nella lotta a ogni forma di discriminazione, mi ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Sfide che ho dovuto affrontare quando ero bambino. Il solo modo per rispondere a questo è stato imparare a difendermi. Così ho praticato il karate. Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati. E' anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, non è una questione di sport: io sto ancora lottando" aggiunge.
"Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilità a livello di istruzione, e non aver paura di passeggiare per strada, andare a scuola o in un negozio. Ce lo meritiamo come chiunque altro. L'uguaglianza è fondamentale per il nostro futuro. Non possiamo smettere di portare avanti questa battaglia e io per primo non mollerò mai. L'importante è rimanere uniti. Mi ero chiesto perché il 2020 sembrasse così sfortunato sin dall'inizio, ma ora sto cominciando a pensare che potrebbe essere l'anno più importante delle nostre vite. Un anno in cui poter finalmente cominciare a cambiare l'oppressione sistematica e sociale delle minoranze".