Jacopo RubinoFIA e Liberty Media sono uscite allo scoperto, illustrando ufficialmente la visione alla base dei regolamenti 2021 di Formula 1. Quasi tutti gli obiettivi erano
già emersi da diverse settimane: avere vetture in grado di restare vicine fra loro ed esteticamente accattivanti, griglie più equilibrate (1"5 dalla pole all'ultimo classificato) con meno aiuti dai box per i piloti, maggiore sostenibilità economica attraverso
componenti comuni e limitazioni dello sviluppo.
Il ritorno all'effetto suolo dopo quasi 40 anni (fu abolito a fine 1982) consentirà di produrre la maggior parte del carico aerodinamico attraverso il fondo, riducendo drasticamente la perdita di downforce in scia. Si scenderà dall'attuale 50 per cento a "circa il 5/10%", come spiegato da Nick Tombazis, responsabile tecnico della Federazione per le corse in monoposto. E questo inciderà in positivo anche sull'usura delle gomme, che peraltro passeranno, è già noto, ai cerchi da 18 pollici. Si studiano cambiamenti di filosofia con la Pirelli, per non avere pneumatici che costringano a guidare sempre al risparmio. "Credo che negli ultimi due anni abbiamo chiesto cose totalmente sbagliate alla Pirelli. L'elevato degrado non è la strada giusta", ha confessato Pat Symonds, direttore tecnico per Liberty. Ma questo non significherà avere mescole durissime, perché i pit-stop sono considerati un elemento caratterizzante della F1.
"Vogliamo che il risultato finale sia piacevole a livello estetico", ha poi aggiunto Tombazis, e questo è un elemento che contribuisce alla stesura dei regolamenti. Un esempio? "Non siamo ancora del tutto soddisfatti dell'ala anteriore, sia livello visivo che aerodinamico. Ci sono buone ragioni tecniche perchè sia a tutta larghezza, ma riconosciamo che non sia il massimo per l'occhio. Ci lavoreremo". Ala anteriore che, peraltro, sarà molto semplificata. La Federazione, addirittura, si rivolgerà a un designer del settore automotive per una effettiva traduzione in realtà dei concetti estetici.
Cerchioni, freni, radiatori e l'attrezzatura per le soste ai box saranno unificati per tutte le squadre. Verranno banditi i sistemi idraulici delle sospensioni, limitati i materiali più estremi, ridotte le ore di galleria del vento e verrà congelato lo sviluppo della trasmissione. Senza dimenticare, ovviamente, il budget cap per prevenire spese folli dei grandi team su guadagni in prestazione definiti "marginali" da parte di Ross Brawn, direttore sportivo della F1. Nel conteggio, comunque, non rientreranno gli stipendi dei piloti e delle figure più importanti, così come le attività di marketing.
Il processo è in costante evoluzione. All'esame ci sono altri aspetti come la stretta su aiuti elettronici e telemetria, l'imposizione di altri parti standard, l'ulteriore riduzione del personale sui circuiti e modifiche al format dei weekend. "Continueremo a fare affinamenti per arrivare a ciò che riteniamo serva alla F1", ha rimarcato Brawn. E per la prima volta, la FIA sta analizzando come le regole possano essere interpretate e "aggirate" dagli ingegneri delle scuderie, sempre alla ricerca di zone grigie che creano controversie.