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3 Apr [17:59]

Le Castellet, gara 2
La legge di Lopez

Da Le Castellet - Massimo Costa

Mani in alto, arriva Josè Maria Lopez. L'argentino ha vinto la main race del WTCC, ma non è stata la tradizionale passeggiata a cui ci aveva abituato con la complicità della imbattibile Citroen. Certamente gli 80 chili hanno... pesato, ma le Honda Civic della JAS hanno spinto forte tenendo tutti col fiato sospeso fin sotto la bandiera a scacchi. Merito di Tiago Monteiro, che ha vissuto tre giorni al limite, e anche oltre, facendo la differenza. Motivato dall'arrivo di Rob Huff e Norbert Michelisz nel team italiano, il portoghese è parso in stato di grazia a Le Castellet.

Lo ha anche riconosciuto lo stesso Michelisz, quasi impressionato dal ritmo tenuto da Monteiro. Liberatosi con rudezza di Yvan Muller, l'ex pilota di F.1 è andato a prendere Lopez, ma non è riuscito in quella che sarebbe stata una impresa epica per la categoria: battere la Citroen in rimonta. Sarà interessante vedere, tra due settimane allo Slovakia Ring, se le Civic ancora senza zavorra (si cambierà al terzo appuntamento di Budapest) potrà ripetersi su questi livelli contro la C-Elysée, ancora con gli 80 chili. In JAS stanno lavorando sodo per mettere un po' di pepe al WTCC, reduce da due stagioni agonizzanti.

Michelisz ha festeggiato il terzo posto, mentre Muller ha mandato giù l'amaro boccone della quarta posizione e certamente non sarà stato contento della bussata ricevuta da Monteiro. Ma di certo, anche lui poteva agire diversamente anziché chiudere la porta nella curva finale. La Lada Vesta non è lontana e lo conferma il quinto posto di Nicky Catsburg a 9" dalla vetta. L'olandese ha preceduto Rob Huff, con la terza Honda Civic, autore di una gran rimonta dall'ultima posizione.

L'inglese è stato spedito in testacoda da un errore di Gabriele Tarquini alla prima staccata dopo il via: l'italiano ha tamponato il compagno di squadra Hugo Valente il quale ha colpito Huff. Inevitabile il drive through per Tarquini, poi costretto al ritiro per rottura della sospensione. Nel pacchetto c'è anche la Volvo. Pochi acuti durante il weekend, se non il primo tempo nel turno libero 2. Thed Bjork si è subito ritirato, Fredrik Ekblom ha tenuto il passo chiudendo decimo davanti a Tom Coronel. Nessun miracolo in gara per lui, con la Chevrolet Cruze ROAL, dopo l'eccezionale qualifica.

Domenica 3 aprile 2016, gara 2

1 - Jose Maria Lopez (Citroen C-Elysée) - Citroen - 17 giri
2 - Tiago Monteiro (Honda Civic) - Honda JAS - 0"284
3 - Norbert Michelisz (Honda Civic) - Honda JAS - 3"111
4 - Yvan Muller (Citroen C-Elysée) - Citroen - 8"652
5 - Nicky Catsburg (Lada Vesta) - Lada - 9"814
6 - Rob Huff (Honda Civic) - Honda JAS - 19"934
7 - Hugo Valente (Lada Vesta) - Lada - 21"792
8 - Mehdi Bennani (Citroen C-Elysée) - Loeb - 22"130
9 - Tom Chilton (Citroen C-Elysée) - Loeb - 22"389
10 - Fredrik Ekblom (Volvo S60) - Polestar - 27"554
11 - Tom Coronel (Chevrolet Cruze) - ROAL - 32"142
12 - John Filippi (Chevrolet Cruze) - Campos - 32"166
13 - Gregoire Demoustier (Citroen C-Elysée) - Loeb - 35"629

Giro più veloce: Yvan Muller 1'30"762

Ritirati
9° giro - Gabriele Tarquini
5° giro - Rene Munnich
2° giro - Thed Bjork