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18 Giu [22:02]

Le Mans - Dopo 12 ore
Toyota rimane il riferimento in pista

12a ora
È scoccata l’ora della metà gara e non cambia di una virgola il leit-motiv della 24 Ore numero 84. La Toyota numero 6, infatti, procede senza intoppi mantenendo intatto il piccolo, ma significativo vantaggio sulla Porsche 919 superstite. Un vantaggio che balla tra i pochi secondi fino al minuto, divario che viene scandito dalle varie soste sfalsate tra le vetture di testa. A controllare le operazioni, in modalità difesa, è la seconda Toyota che Sébastien Buemi ha mantenuto tranquillamente al terzo posto. Ed è davvero scomoda la posizione a sandwich che deve subire il prototipo di Stoccarda, mentre le Audi sono al memento fuori dai giochi in quarta e quinta posizione, ma con la R18 numero 7 distanziata di parecchi giri.

Continua la battaglia senza esclusione di colpi in LMP2. L’Alpine A460 con Gustavo Menezes al volante è ritornata a essere la vettura di riferimento. Al secondo e terzo posto, invece, rimangono le Oreca del G-Drive del Thiriet by TDS.

In GTE-Pro Matteo Malucelli ha difeso con i denti la prima posizione della sua Ferrari, mentre alle spalle dell’italiano del team Risi rimangono vigili le due Ford Gt di Ryan Briscoe e Joey Hand.

Immutata la leadership di Heinemeier Hansson in GTE Am. Alle spalle del pilota danese sta però ritornando forte la Ferrari 458 di Townsed Bell e, ad un giro di distacco, terza, l’altra Ferrari 458 del Clearwater Racing di Keita Sawa.

La classifica al termine della 12a ora

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 186 giri
1 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 43”868
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1’27”569
4 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 2 giri
5 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 9 giri
6 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 11 giri
7 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 14 giri
8 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05-Nissan) - G-Drive - 14 giri
9 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 14 giri
10 - Dolan-Dennis-VanDer Garde (Gibson 015S-Nissan) - G-Drive - 15 giri

11a ora
Si è gareggiato poco nell’ultima ora di gara per il regime di Safety Car che ha permesso ai commissari di cospargere di filler, la porzione di pista che la rottura del motore della Porsche GT ufficiale aveva inondato d’olio. Poi, come sovraprezzo, le tre vetture chiamate a rallentare la corsa in tre punti diversi hanno finito per aiutare qualche pilota a dispetto di altri. È il caso della Toyota leader con Conway che ha guadagnato qualche secondo prezioso nei confronti della Porsche inseguitrice.

Ennesimo ribaltamento in LMP2. Ora è la Oreca 05 del G-Drive Racing di René Rast a comandare la categoria. Seconda l’altra Oreca 05 del Thiriet by TDS di Mathias Beche e terza è scivolata l’Alpine A460 con Gustavo Menezes in abitacolo

Anche in GTE-Pro, le Safety Car hanno involontariamente creato qualche intoppo in pista. A d avvantaggiarsene la Ferrari del team Risi Competizione che Toni Vilander ha portato in testa con 57” di vantaggio sulla Ford GT di Richard Westbrook.

Prosegue invece la leadership di Heinemeier Hansson in GTE Am. Il pilota danese ha accumulato un minuto e mezzo di vantaggio sulla Ferrari 458 di Townsed Bell.

La classifica al termine della 11a ora

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 169 giri
1 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 4”419
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1’27”569
4 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 2 giri
5 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 8 giri
6 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 8 giri
7 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05-Nissan) - G-Drive - 13 giri
8 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 13 giri
9 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 13 giri
10 - Dolan-Dennis-VanDer Garde (Gibson 015S-Nissan) - G-Drive - 14 giri

10a ora
Continua serrato il duello tra la Toyota TS050 #6 di Mike Conway, ritornata in testa grazie al gioco dei pit stop, e la Porsche 919 #2 con Romain Dumas al volante. Le due auto che per ora non hanno conosciuto problemi di sorta, si stanno sfidando da ore sul filo dei secondi e in attesa dello stop del prototipo tedesco il divario è di soli 12”, ma con la comparsa della Safety Car a congelare le posizioni

È invece continuata l’agonia dell’altra Porsche #1 che, dopo aver ripreso la pista dopo la sosta di un’ora nello stand, è stata costretta di nuovo alle cure dei meccanici. Precipitata in fondo alla classifica, la 919 Hybrid con il numero 1 sulle portiere, non permetterà a Webber nessun sogno di gloria per il secondo anno consecutivo.

In LMP2 cambio nelle posizioni di testa. Ora il leder è Nicolas Lapierre che ha portato la sua Alpine A460 davanti a tutti, seconda piazza per la vettura del G-Drive Racing di René Rast, mentre terza è scivolata la Oreca del Thiriet by TDS ora nelle mandi di Mathias Beche.

In GTE-Pro, la Ford ha piazzato le sue GT ai primi due posti ancora con Dirk Muller e Richard Westbrook. Terza posizione per Toni Vilander che ha dato il cambio a Fisichella sulla Ferrari #82. Ritiro con il motore in fumo per la Porsche ufficiale #91 di Kevin Estre. Ironia della sorte, l’esplosione del propulsore è avvenuto alle curve Porsche.

La classifica al termine della 10a ora

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 157 giri
2 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 2’31”254
3 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 2’33”887
4 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 1 giro
5 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 7 giri
6 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 8 giri
7 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 11 giri
8 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05-Nissan) - G-Drive - 12 giri
9 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 12 giri
10 - Dolan-Dennis-VanDer Garde (Gibson 015S-Nissan) - G-Drive - 12 giri

9a ora
Quello che non ti aspetti sta avvenendo. Se la Toyota in testa alla gara, si ferma per rifornire e sostituire gli pneumatici, solo il cambio pilota cha ha riportato Conway nell’abitacolo della TS050 #6 ha permesso al velocissimo Neel Jani di ritrovare la testa con la Porsche #2. Ma lo squadrone tedesco continua a subire defaillance meccaniche che stanno falcidiano le vetture.

E dopo i problemi in serie della Audi #7, ormai a oltre 8 giri, un serio problema di temperature ha messo KO anche la Porsche #1 che ha costretto Brandon Hartley a ricoverare la sua 919 Hybrid nello stand con i meccanici alla disperata ricerca del guaio, ma al momento senza risultato. Così che la vettura in lotta per il primo posto è già scivolata lontanissimo dalle zone alte.

L’ora di gara è stata anche perturbata da diverse uscite di pista, tanto da costringere la direzione gara a chiamare prima due Slow Zone poi la prima Safety Car della gara. Questi ha permesso a diversi team di richiamare i loro piloti a qualche sosta non prevista, così da poter sistemare le vetture con maggiore tranquillità.

In LMP2 la Oreca del Thiriet by TDS di Pierre Thiriet prosegue la sua corsa di testa. Dietro di lui Nicolas Lapierre mantiene la seconda piazza davanti alla vettura del G-Drive Racing di René Rast.

In GTE-Pro, posizioni immutate con la Ford GT di Dirk Muller a guidare le operazioni davanti alla Ferrari guidata da Fisichella e alla seconda Ford di Westbrook. alle spalle del trio di testa la Aston Martin di Thiim e la Porsche di Lietz.

In GTE-Am frittata di Dalla Lana che ha rovinato il gran lavoro che aveva compito Pedro Lamy nelle due ore precedenti. A condurre è così tornata la Porsche si Long davanti a tutti, mentre la Ferrari di Sweedler insegue a 1’45”.

La classifica al termine della 9a ora

1 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 140 giri
2 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 5”310
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1’18”990
4 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 1 giro
5 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 7 giri
6 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 8 giri
7 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 9 giri
8 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919) - Porsche Team - 10 giri
9 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 10 giri
10 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05-Nissan) - G-Drive - 11 giri

8a ora
Stéphane Sarrazin, leader per ora indiscusso, procede come un orologio svizzero con la sua Toytoa TS050 in testa alla gara. Grazie anche al fatto di poter rimanere in pista un giro in più dei rivali, la vettura giapponese sembra potersi avvantaggiare ancora nelle prossime ore. Anche perché a pista libera, l’esperto pilota francese è in gradi di piazzare giri velocissimi. Con le Porsche che un po’ a sorpresa devono masticare amaro in seconda e terza posizione, in Casa Audi è arrivata un’altra sosta imprevista sulla vettura #7 che già aveva perso sei giri nelle prime fasi di gara. Problema che poi si è presentato sulla gemella #8 e che ha fatto scendere l’auto di Loic Duval in quinta posizione.

In LMP2 valzer di testa tra la Alpine A460 con Nicolas Lapierre nell’abitacolo e la Oreca del Thiriet by TDS di Pierre Thiriet. Proprio quest’ultimo, grazie anche al gioco dei rifornimenti ha terminato l’ora di gara in testa con un vantaggio di oltre un minuto. Sparita dalle zone alte della classifica la Oreca 05 del team KCMG per una panne elettrica, al terzo posto è salita la vettura del G-Drive Racing di René Rast.

In GTE-Pro, ottimo stint di Giancarlo Fisichella che ha riportato la Ferrari 488
al secondo posto dietro alla vettura leader, la Ford GT ora nelle mani di Dirk Muller. Alle spalle del pilota romano inseguono altre due berlinette americane ora pilotate da Westbrook e Pla.

In GTE-Am un ottimo Pedro Lami ha portato la sua Aston Martin davanti a tutti al termine di uno stint da urlo. Alle spalle del portoghese, comunque, sono sempre minacciose la Porsche di Long e la Ferrari di Segal.

La classifica al termine della 8a ora

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 126 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919) - Porsche Team - 20”218
3 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 26”552
4 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1 giro
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 2 giri
6 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 6 giri
7 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 8 giri
8 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 9 giri
9 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 10 giri
10 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05-Nissan) - G-Drive - 11 giri

7a ora
Timo Bernhard si fa sorprendere da una Slow Zone, spiattella le gomme e deve fare una sosta imprevista per sostituirle. Ecco che per una sciocchezza, la Porsche in veste di lepre, vede la fuggitiva Toyota leader aumentare il vantaggio sulla rivale a oltre un minuto e diciassette secondi. Ora Stéphane Sarrazin, che ha preso il volante al posto di Kamui Kobayashi, ha davvero le carte in regola per mettere un piccolo mattoncino a proprio favore, in una gara per ora esente da errori e con una strategia che alla lunga potrebbe risultare decisiva ma, è bene ricordare, che a quasi un terzo di gara, sono ben cinque le vetture in lotta a pieni giri. Quindi è impossibile azzardare qualsiasi previsione.

In LMP2 passa a condurre la Alpine A460 di Stephane Richelmi che guida davanti a alla Oreca del Thiriet by TDS con Pierre Thiriet alla guida. Terza è l’altra Oreca 05 del KCMG con Matsuda al volante.

In GTE-Pro, le due Ford Gt di Sébastien Bourdais e Scott Dixon, nel frattempo hanno superato la Ferrari 488 di Giancarlo Fisichella risalito sulla vettura del team Risi. In GTE-Am Pedro Lami, secondo con la Aston Martin, è alla caccia della Porsche 911 leader con Al Qubaisi alla guida. Il pilota portoghese gira mediamente 6/ secondi più veloce del piota di testa.

La classifica al termine della 7a ora

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 109 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919) - Porsche Team - 1’17”327
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1’30”921
4 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 2’09”303
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 2’40”595
6 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion -5 giri
7 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi Sport - 7 giri
8 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 9 giri
9 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 9 giri
10 - Matsuda-Howson-Bradley (Oreca 05 - Nissan) - KCMG - 9 giri