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18 Giu [16:14]

Le Mans - Dopo 6 ore
La Toyota al contrattacco

Marco Cortesi

6a ora
Toyota ancora in testa a Le Mans alla chiusura del primo quarto di corsa. Stavolta però, la vettura numero 6 di Kamui Kobayashi è pronta a mantenere il vantaggio anche a parità di pit-stop, un vantaggio che andrà aumentando con la grande prestazione della TS050 quanto a percorrenza chilometrica: la vettura giapponese continua a restare in pista un giro in più a stint degli altri, per un totale di 14 tornate. Alle spalle di Kobayashi ha preso il volante della Porsche 919 numero 1 Timo Bernhard, mentre la seconda Toyota di Anthony Davidson ha preso il terzo posto, anche se ha un cambio pilota in meno dei diretti inseguitori.

Fuori dalla top-5, che racchiude tutte le vetture dei costruttori che non hanno avuto grandi problematiche, ci sono la Rebellion di Matheo Tuscher e l’Audi numero 7, messa sotto di 6 giri dai problemi al turbo delle prime fasi. Dopo il testacoda di Matthew Rao con l’Oreca Manor, la vettura gemella del team Thiriet by TDS resta al top della LMP2 mentre ci sono cinque Oreca 05 nelle prime cinque posizioni con Stephane Richelmi davanti a Matt Howson.

In GTE-Pro, uno stint impressionante di Matteo Malucelli, ha riportato al vertice la Ferrari del team Risi, mettendosi dietro tutte e tre le Ford ufficiali rimaste in lotta anche grazie alla girandola dei cambi pilota.

La classifica dopo 6 ore

1 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 94 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919) - Porsche - 1'01"841
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 1'25"615
4 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 1'44"296
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi - 2'39"241
6 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 4 giri
7 - Fässler-Lotterer-Tréluyer (Audi R18) - Audi - 6 giri
8 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05/Nissan) - Thiriet - 7 giri
9 - Menezes-Lapierre-Richelmi (Alpine A460/Nissan) - Signatech - 7 giri
10 - Matsuda-Howson-Bradley (Oreca 05/Nissan) - KCMG - 7 giri
11 - Rusinov-Stevens-Rast (Oreca 05/Nissan) - G-Drive - 7 giri
12 - Graves-Rao-Merhi (Oreca 05/Nissan) - Manor - 7 giri
13 - Dolan-Dennis-Van Der Garde (Gibson 015S/Nissan) - G-Drive - 7 giri
14 - Leventis-Watts-Kane (Gibson 015S/Nissan) - Strakka - 7 giri
15 - Petrov-Shaitar-Ladygin (BR01/Nissan) - SMP Racing - 8 giri
16 - Minassian-Mediani-Aleshin (BR01/Nissan) - SMP Racing - 8 giri
17 - Cheng-Tung-Panciatici (Alpine A460/Nissan) - Signatech - 8 giri
18 - Barthez-Chatin-Buret (Ligier JS P2/Nissan) - Panis Barthez - 9 giri
19 - Pu-Gommendy-De Brujn (Oreca 05/Nissan) - Eurasia - 9 giri
20 - Rojas-Canal-Berthon (Ligier JS P2/Nissan) - Greaves - 9 giri

5a ora
Toyota al comando per il gioco delle soste al termine della quinta ora a Le Mans. La TS050 continua a riuscire a percorrere un giro in più per stint rispetto alle rivali, anche se Kamui Kobayashi ha un po’ visto allungare il margine “reale” di Mark Webber. L’australiano ha guidato al limite, segnando anche al giro più veloce della corsa e prendendosi un warning per i limiti della pista, e a parità di pit-stop mantiene il comando tranquillamente. Certo, se continuerà così, le Toyota potrebbero riuscire a completare due pit-stop in meno sulle 24 ore. Terzo è risalito Anthony Davidson dopo la sosta imprevista, dato che l’Audi di Oliver Jarvis è stata rallentata dalla sostituzione di una portiera.

In LMP2, brutto colpo per il team Manor che aveva dominato le prime fasi. Un testacoda di Matthew Rao l’ha confinato in quarta piazza, mentre l’Oreca Thiriet è passata davanti con Ryo Hirakawa. Secondo posto per il team Signatech con Gustavo Menezes.

In GTE-Pro, si è concretizzato l’assalto delle tre Ford GT di Joey Hand, Stefan Mucke e Scott Dixon, che hanno raggiunto e passato Toni Vilander con la Ferrari Risi. Al momento, all’inseguimento c’è Matteo Malucelli. In GTE-Am, 1-2 Porsche: a condurre è Joel Camathias per il team KCMG.

4a ora
Quarta ora completa a Le Mans con Mark Webber al comando nei confronti di Kamui Kobayashi. L’australiano della Porsche mantiene oltre 20” di margine sulla Toyota che ha alle spalle, mentre la Porsche di Oliver Jarvis ha lo stesso divario dal nipponico: i tre girano sugli stessi tempi. La seconda Porsche, guidata da Marc Lieb, precede la Toyota di Anthony Davidson, che ha dovuto effettuare un cambio gomme inatteso per forti vibrazioni con un set nuovo.

In LMP2, la Oreca Manor continua a condurre con Matthew Rao al volante. Altre Oreca 05-Nissan occupano le posizioni dalla seconda alla quinta con, nell’ordine, i team Thiriet, Signatech, KCMG e G-Drive. Un testacoda di Tracy Krohn ha invece fatto insabbiare la Ligier dell’omonimo team.

In GTE-Pro Toni Vilander continua a condurre con la Ferrari Risi, ma sono tre le Ford alle spalle del finlandese con Ryan Briscoe, Joey Hand e Stefan Mucke. Ha perso un po’ di terreno invece Davide Rigon, con l’unica Ferrari AF Corse rimasta in lotta. Joel Camathias invece guida la GTE-Am. Nella classe cadetta da segnalare un’uscita nelle barriere alla chicane Dunlop per Marc Miller, sulla Porsche lasciata “orfana” dall’indisposto Cooper MacNeil.

3a ora
Momento centrale per la lotta di vertice nella 24 Ore di Le Mans 2016. Nel corso del terzo stint, entrambe le Toyota sono infatti riuscite a completare 14 giri, uno in più rispetto ad Audi e Porsche. Un elemento che potrebbe risultare fondamentale per l’economia della corsa. In pista, Brendon Hartley continua a condurre su Mike Conway, che è andato però vicinissimo al ribaltamento di fronte in uscita dai box. La top-3 è completata da Loic Duval sull'Audi R18 superstite.

In LMP2, il team KCMG conduce sulla simile Oreca della Manor, che ha già fatto il pit-stop e vede al volante Roberto Merhi. In GTE, un eccezionale Giancarlo Fisichella ha portato davanti la Ferrari 488 del team Risi, passando Richard Westbrook e la Ford GT di punta. Da segnalare però lo stop della vettura numero 51 dell’AF Corse. La rottura della batteria ha portato nei box Gimmi Bruni, che è ora penultimo, davanti solo alla Ford subito fermatasi per problemi al cambio.

2a ora
Posizioni ravvicinatissime al top della classifica LMP1, e in tutte le altre classi, al termine della seconda ora dellaa 24 Ore di Le Mans. Con uno stop allo scadere del secondo giro d’orologio, Mike Conway ha quasi beffato la Porsche di Brendon Hartley per la vetta, rimettendosi alla caccia del neozelandese. Il passo dei principali contendenti è però simile, e Loic Duval con l’Audi numero è precede Sébastien Buemi.

Ma è stato un colpo di scena a sorprendere più di tutto: l’Audi R18 di Lotterer-Treluyer-Fassler si è fermata ai box per un problema che ha costretto il team a sostituire il turbo, perdendo 20 minuti. Attualmente, il francese è sotto di sei giri.

In LMP2, Roberto Merhi conduce per il team Manor con una strategia efficace per l’Oreca numero 44. Seconda la vettura gemella del team Thiriet mentre Johnny Kane, con la Gibson Strakka è terzo.

Dopo lo stint al comando della Porsche di Fred Makowiecki - la vettura di Stoccarda è sempre favorita dalle condizioni di pista umida - E’ tornata al vertice una Ford GT, quella di Richard Westbrook. KO invece la numero 67 per un guaio alla trasmissione. Le tre Ferrari di James Calado, Giancarlo Fisichella e Sam Bird inseguono la vettura dell’ovale blu. Patrick Long e Wolf Henzler su Porsche sono al comando in GTE-Am.

1a ora
Una Toyota al comando della 24 Ore di Le Mans. Negli unici 10 minuti della prima ora disputati in regime di bandiera verde, la TS050 di Mike Conway ha preso il comando ai danni della Porsche polesitter di Neel Jani. Il pilota inglese è però diversi secondi più veloce al giro. Tanto da portare gli altri ad anticipare il pit-stop per mettere le slick da asciutto.

Dopo un inizio difficile, che ha portato gli spettatori a fischiare la direzione gara e gli addetti ai lavori a dubitare dell’eccesso di prudenza, è in corso una battaglia entusiasmante, mentre in pochi minuti dovrebbe tornare l’acqua. Battaglia però a senso unico, perché la Toyota è andata via. Ora, i nipponici sperano nella pioggia, perché con le slick i rivali saranno presto sotto.

La classifica al termine della 3a ora

1 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919) - Porsche Team - 43 giri
2 - Sarrazin-Conway-Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 8"456
3 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 21"028
4 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS050) - Toyota Gazoo - 33"222
5 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919) - Porsche Team - 49"166
6 - Tuscher-Imperatori-Kraihamer (Rebellion R-One/AER) - Rebellion - 1 giro
7 - Graves-Rao-Merhi (Oreca 05 - Nissan) - Manor - 2 giri
8 - Matsuda-Howson-Bradley (Oreca 05 - Nissan) - KCMG - 2 giri
9 - Thiriet-Beche-Hirakawa (Oreca 05 - Nissan) - Thiriet - 2 giri
10 - Leventis-Watts-Kane (Gibson 015S - Nissan) - Strakka - 3 giri