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12 Giu [8:11]

Le Mans - Ore 8.00
Brivido Toyota, disastro Porsche in GT

Michele Montesano

L’alba ha preso il sopravvento sulla lunga notte di Le Mans, ma la situazione al vertice non è assolutamente cambiata. La Toyota di Buemi-Hartley-Hirakawa comanda agilmente la gara allo scoccare della sedicesima ora. Ma a preoccupare è la GR010 Hybrid #7 che si è fermata a bordo pista ad Arnage al termine della quindicesima ora. Josè Maria Lopez, sotto indicazione del muretto Toyota, ha dovuto effettuare un reset del sistema ibrido per riavviare la LMH. Ripresa la marcia, l’argentino è rientrato ai box ma, vista la spia rossa sul cupolone della vettura, i meccanici non sono potuti intervenire immediatamente. Tornato in pista, Lopez si trova a un giro dalla vettura gemella dei leader. Ricordiamo che le due Toyota nel corso della notte si sono scambiate diverse volte le posizioni, tenendo un ritmo forsennato anche nelle tenebre del tracciato de la Sarthe.

Segue a 2 giri la prima delle Glickenhaus SCG 007 quella di Briscoe-Westbrook-Mailleux. Dopo l’incidente avvenuto nel corso dell’ottava ora a Tertre Rouge, Pla-Dumas-Derani hanno continuato a marciare regolarmente risalendo la classifica fino a raggiungere la sesta posizione assoluta. Seppur tagliata fuori dalla lotta per il podio, l’Alpine sta cercando di districarsi fra le LMP2. Staccati di undici giri dal vertice, la gara per Lapierre-Negrão- Vaxiviere si è subito complicata nelle prime ore per colpa di problemi alla frizione.



In LMP2 l’Oreca della Prema è chiusa nella morsa del team Jota. La vettura di Gonzales-Da Costa-Stevens ha approfittato della notte, e delle varie Slow Zone, per allungare sui diretti inseguitori portandosi al quarto posto assoluto (nella foto sopra). La vettura #38 si è dimostrata uno schiacciasassi prendendo la leadership nelle prime curve della gara senza mai mollarlo. Ottima la progressione notturna della Prema ora a 1’31” dai leader di classe. Il team italiano, alla sua prima presenza a Le Mans, sta dimostrando un ottimo passo gara con gli esperti Deletraz e Kubica coadiuvati dal sempre più competitivo Lorenzo Colombo. Podio virtuale per la Jota di Rasmussen-Jones-Aberdein che sta cercando di marcare stretta l’Oreca della Prema.

Quarto posto per il Cool Racing con Ye-Taylor-Kruetten incalzata dal TDS Vaillante in grande recupero. Ancora una volta il WRT è stato costretto a scontare una penalizzazione ricacciando Rast-Frijns-Gelael all’ottavo posto di classe. A comandare in LMP2 ProAm sono gli alfieri dell’Algarve Pro Racing Thomas-Allen-Binder seguiti a stretto giro da Rovera-Perrodo-Nielsen. Dopo aver riscontrato problemi alla frizione nel corso della notte, l’equipaggio AF Corse si è reso protagonista di una forsennata rimonta.



Colpo di scena in LMGTE Pro alle ore 7.40 per la Porsche dei leader Christensen-Estre-L. Vanthoor. La vettura tedesca, salita in prima posizione approfittando dei problemi alla sospensione posteriore che hanno rallentato la Corvette nella notte, ha subito lo scoppio dello pneumatico sul rettilineo che porta alla curva di Indianapolis. Christensen ha cercato di portare la sua 911 RSR ai box con ingenti danni sull’avantreno (nella foto sopra). Ad ereditare la prima posizione è stata così la Corvette di Sims-Tandy-Milner seguita dalla Ferrari AF Corse di Pier Guidi-Calado-Serra. Proprio l’italiano nel corso della notte, complice le temperature più basse, ha tenuto un ritmo indemoniato portandosi momentaneamente anche al comando della classe. A salire in zona podio la Porsche di Bruni-Lietz-Makowiecki leggermente più attardata, ma ancora in lotta per la vittoria.

La notte di Le Mans ha mietuto le sue vittime principalmente in LMGTE Am. Dopo il definitivo ritiro della Porsche Project 1 del nostro Matteo Cairoli, hanno alzato bandiera bianca anche le Ferrari dello Spirit of Race e dell’Inception Racing, oltre all’Aston Martin del D’Station Racing. Con le prime luci del giorno la Porsche dell’Hardpoint Motorsport ha guadagnato il comando delle operazioni nella classe minore delle GT. Haryanto-Picariello-Rump precedono di 30” l’Aston Martin del TF Sport seguita dalla gemella del NorthWest AMR. Più attardate le Ferrari, bisogna scorrere fino all’ottavo posto per trovare la prima 488 GTE dell’AF Corse di Castellacci-Cassidy-Flohr.

Sabato 11 giugno 2022, classifica parziale al termine delle prime 16 ore di gara (top-10)

1 - Buemi/Hartley/Hirakawa (Toyota Hypercar) - Toyota - 259 giri
2 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota Hypercar) - Toyota - 1 giro
3 - Briscoe/Westbrook/Mailleux (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 3 giri
4 - Gonzalez/Felix Da Costa/Stevens (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 8 giri
5 - Kubica/Deletraz/Colombo (Oreca-Gibson LMP2) - Prema - 8 giri
6 - Pla/Dumas/Derani (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 9 giri
7 - Rasmussen/Jones/Aberdein (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 9 giri
8 - Ye/Taylor/Kruetten (Oreca-Gibson LMP2) - Cool - 9 giri
9 - De Vries/Beche/Van Der Helm (Oreca-Gibson LMP2) - TDS - 9 giri
10 - Lynn/Jarvis/Pierson (Oreca-Gibson LMP2) - United AS - 9 giri