12 Set [12:37]
Le sciocche sparate di Marko
contro il continente latino americano
Massimo Costa - XPB Images
Lo scorso weekend, il mondo della F1 è rimasto pressoché in silenzio dopo il tumultuoso (in casa Ferrari) GP di Monza. A prendersi l'onore delle prime pagine, la MotoGP con lo spettacolare rientro a Misano di Francesco Bagnaia dopo il brutto incidente di Montmelò , e per quel che ci riguarda, hanno tenuto banco le gare del DTM al Sachsenring e il corposo evento del Red Bull Ring con la Regional by Alpine, il GT Open e la Euroformula, circuito che ha anche ospitato la Porsche Carrera Cup francese e la Clio Europe.
Dunque, di F1 non se ne è parlato proprio se non per l'ennesima sparata di quel personaggio di nome Helmut Marko, potente consigliere del team Red Bull. Cosa ha combinato questa volta l'ottantenne di Graz, scopritore di Sebastian Vettel e Max Verstappen, ma anche "tagliatore di teste" dei giovani piloti del programma Junior da lui gestito. come mai prima si era visto nel motorsport.
Ebbene, il signor Marko, non nuovo a uscite stravaganti, ma perfettamente in linea con il suo modo di essere, ha scatenato una polemica che ha coinvolto un intero continente, il Centro e Sud America, affermando a Servus TV, il canale della Red Bull, che i motivi per cui Sergio Perez (messicano) non rende al meglio ed è altalenante nelle prestazioni, deriva dal fatto che è sudamericano.
A parte che il Messico non è nel Sud America, Marko ha poi aggiunto che per quel motivo, ovvero la provenienza di quella parte del globo terracqueo, non è capace di concentrarsi come faceva il tedesco Sebastian Vettel e come fa l'olandese Max Verstappen. Sorridendo verrebbe da dire... loro sì di razza ariana. Marko la pensa così, per lui i sudamericani, o centroamericani, sono gente frivola, con la testa fra le nuvole.
Probabilmente Juan Manuel Fangio, Emerson Fittipaldi, Nelson Piquet, Ayrton Senna (quanti mondiali vinti fanno assieme? 13), e altri piloti che hanno fatto la storia della F1 come Carlos Reutemann o il compianto Carlos Pace , Felipe Massa o Rubens Barrichello, i fratelli Rodriguez che ci hanno lasciato troppo presto, ecco, tutti questi grandi piloti (sciaguratamente non biondi) non provenivano secondo Marko da quella parte del mondo a lui indigesta, bensì da una nascosta enclave del nord Europa. Viene proprio da buttarla sul ridere...