17 Giu [15:58]
Leclerc non si nasconde:
"Brusco il passaggio dalla F2 alla F1"
Alessandro Bucci
Se c'è un pilota debuttante che, sino ad ora, ha convinto tutto e tutti in Formula 1, questi è senza dubbio Charles Leclerc, in seno al team Alfa Romeo Sauber motorizzato Ferrari. Il giovanissimo monegasco, autore di un avvio di stagione non facile, ha iniziato ad ingranare maggiormente a partire dal Gran Premio di Azerbaijan dove, il nostro, ha centrato il primo piazzamento a punti nella massima serie, portando la C37 al sesto posto. Ad eccezione della deludente prestazione nella gara casalinga, Leclerc ha ottenuto due decimi posti, rispettivamente in Spagna e in Canada.
Il Campione GP3 2016 ed F2 2017, interrogato da Autosport, si è detto molto stupito dalla grande quantità di elementi nuovi sui quali lavorare rispetto alla categoria nella quale militava precedentemente e, soprattutto, dall'attenzione che viene prestata ai dettagli in Formula 1. Leclerc, molto onesto nel definire "piuttosto difficile" il suo passaggio dalla Formula 2 alla massima serie, ha inoltre affermato di aver imparato maggiormente nelle sette corse disputate in F1 che nell'intera sua carriera in monoposto, senza contare che, Charles, è attivo nell'ambiente automobilistico dalla tenerissima età di tre anni.
"La quantità di procedure che si possono e devono attivare, unitamente ai possibili stili di guida adottabili in Formula 1, sono davvero notevoli. È tutto un passo avanti rispetto al resto" ha esordito nella sua chiacchierata con Autosport Leclerc, parlando inoltre della sua stagione: "Inizialmente ho faticato, avrei voluto capire come rendere più veloce la macchina nei primi appuntamenti ma, in fondo, tre gare per prendere le misure non sono una cosa negativa".
Per poter affrontare i weekend di Formula 1, il pilota dell'Alfa Romeo Sauber ha dovuto cambiare completamente il suo approccio: "Il weekend complessivamente parlando è decisamente più tosto, non solo in pista, mi riferisco agli impegni con i media ad esempio. Tuttavia, in fondo, l'obiettivo è sempre lo stesso: tirare fuori il meglio dalla vettura e dare il massimo dentro di essa".
Leclerc non si è nascosto dietro ad un dito, affermando: "Lavorare con tante persone all'interno del team, più di quelle cui ero abituato, è stato tutt'altro che facile inizialmente. In F2 parli soprattutto con il tuo ingegnere, mentre in F1 ci sono tante persone che si occupano anche delle aree più piccole e quindi ci vuole un po' di tempo per abituarsi". Il pilota monegasco, infine, ha definito come elemento negativo l'assenza della tecnologia ibrida in F2, altro aspetto che, a detta di Charles, ha reso il suo passaggio dalla serie cadetta alla massima serie piuttosto "brusco". Leclerc, tuttavia, ha definito invece come positiva la gestione degli pneumatici, sebbene in Formula 1 subentrino differenti tipologie di mescole e dinamiche legate alla prestazione.