30 Nov [13:14]
L'incredibile 2023 della McLaren
Con Norris e Piastri, può sognare
Massimo Costa - XPB Images
La McLaren ha salvato il quarto posto nel Mondiale Costruttori e di conseguenza una stagione che era iniziata in maniera disastrosa. Nel Gran Premio finale, occorreva tenersi dietro la Aston Martin, minacciosa a 11 punti di distacco, e la missione è perfettamente riuscita. Lando Norris si è piazzato quinto davanti a Oscar Piastri con Fernando Alonso settimo alle loro spalle e Lance Stroll decimo. Però, un po’ di amarezza sul risultato finale rimane, perché Piastri aveva disputato una gran qualifica ottenendo il terzo tempo e Norris poteva anche giocarsi la prima fila con Charles Leclerc se non avesse commesso un errore nel suo secondo push, risultando così quinto.
In gara, nelle prime fasi, i due piloti McLaren parevano ambire al podio e giocarsela con la Mercedes di George Russell, ma nella parte conclusiva del Gran Premio, il passo non è stato dei migliori e ci si è dovuti accontentare. Se si pensa che dopo le prime due gare stagionali la McLaren in classifica aveva zero punti e dopo otto Gran Premi appena 17, che valevano il sesto posto, ma con la Alpine nettamente davanti con 44 lunghezze, si può capire come sia stato maestoso il lavoro compiuto a Woking dal team di Zak Brown e che ha come team principal Andrea Stella.
Tutto è cambiato dalla corsa austriaca, grazie a una serie di profonde modifiche alla MCL60, poi sono arrivati punti pesanti a Silverstone, Budapest e Spa, e ancora a Singapore e Suzuka, a Losail ed Austin (dove è avvenuto il sorpasso alla Aston Martin) fino a San Paolo, con un passo falso a Las Vegas che poteva compromettere la quarta posizione finale. Ma la risposta è arrivata prontamente sette giorni dopo.
In una annata dominata dalla Red Bull, con la sola Ferrari ad aver tolto una vittoria al team di Milton Keynes, a Singapore con Carlos Sainz, la McLaren può vantarsi di aver conquistato una gara Sprint sulle sei disputate con il rookie Piastri in Qatar. Non fosse stato per il team di Brown, nelle Sprint il dominio Red Bull sarebbe stato totale. Se dovessimo dare un voto al 2023 della McLaren, pensiamo che un bel 7,5 lo meriti ampiamente.
Non tutti infatti, sono riusciti a ribaltare una situazione di inizio campionato così drammatica dal punto di vista agonistico. Vedi l’Alpine per esempio, oppure la Mercedes che aveva addirittura realizzato una monoposto versione B per rimanere nelle stesse posizioni, o la Ferrari con i suoi irrisolvibili alti e bassi, per non parlare dell’Aston Martin, che anziché progredire nel corso dell’anno, ha fatto passi indietro. Norris è partito dalla prima fila tre volte, ha terminato per in sei occasioni al secondo posto e una volta terzo e nella classifica piloti è risultato sesto a un solo punto da Alonso e Leclerc, ripetendo il piazzamento del 2021.
Poi, c’è Piastri che arrivava in F1 dopo un anno pressoché sabbatico e in seguito alla “fuga” dalla Alpine, mossa che tante polemiche aveva suscitato. Non era facile ripartire dopo 12 mesi senza il clima dei weekend di gare, che aveva lasciato nel cassetto del 2021 quando aveva vinto il campionato di Formula 2, ma Oscar, superate le prime difficoltà, ha pian piano raggiunto il livello di Norris. In qualche occasione è anche risultato più veloce del compagno di squadra, recuperando 97 punti, la nona posizione nella classifica generale, come detto una vittoria nella Sprint, un secondo e un terzo posto nei Gran Premi. Insomma, un primo anno da urlo per Piastri che conferma la buona scelta fatta nell’estate del 2022 da Brown e dal manager Mark Webber.
La McLaren ha confermato alla vigilia di Abu Dhabi, la partnership con la Mercedes per la fornitura delle power unit fino al 2030, un accordo molto importante che tranquillizza la squadra con l’avvento dei nuovi propulsori a partire dal 2026. Si potrà quindi lavorare serenamente sull’aspetto del telaio senza l’assillo di domandarsi quale motore dovrà essere montato. La McLaren aumenta le proprie ambizioni e non nasconde che vuole cominciare a dare fastidio a Mercedes e Ferrari, arrivando poi alla Red Bull. Norris ha i numeri per giocarsela ad armi pari con i colleghi delle suddette squadre, lo ha dimostrato in più di una occasione anche se quest’anno, qualche errorino di troppo l’ha commesso. Ma il talento come sappiamo, non manca.
Piastri non si sa bene dove potrà arrivare, il suo primo anno è stato assolutamente fantastico e di conseguenza i margini di miglioramento per lui appaiono infiniti. E fossimo in Norris, inizieremmo a preoccuparci. La McLaren ha una coppia di piloti di primissima qualità, superiore a quella della Red Bull dove Sergio Perez è l’anello debole, superiore a quella della Ferrari, dove Carlos Sainz in qualifica paga la velocità di Leclerc, e forse è paragonabile soltanto a quella Mercedes dove Lewis Hamilton rimane il faro, ma George Russell è ancora in fase di crescita ed ha i numeri per diventare il suo erede. Dunque, spetta ai progettisti di Andrea Stella dare in mano a Norris e Piastri un mezzo capace di combattere ad armi pari là davanti…