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12 Feb [17:24]

Marchionne: «L'Alfa in F.1 con Ferrari»

Stefano Semeraro

«Perdere per 10 anni di seguito sarebbe una tragedia. Una tragedia greca». È un Sergio Marchionne al solito con idee e obiettivi molto chiare quello che traspare dalla lunga e intervista concessa a Pino Allievi sulla Gazzetta dello Sport di oggi. Il Presidente della Ferrari e amministratore delegato della Fca ripercorre le tappe del suo arrivo e delle sue prime mosse a Maranello, partendo dalla strategia che sta dietro agli investimenti. «Abbiamo continuato a fare investimenti in linea (con quelli del passato, ndr)», sostiene Marchionne, che svela di aver speso meno che nel 2014, ma «reindirizzando gli investimenti in una certa direzione, sviluppando quella che era necessario e limitando il resto. E dobbiamo ancora migliorare, non siamo ancora al punto in cui poter dire che il costo della Formula 1 sia accettabile. I costi sono davvero enormi...».

Gli sprechi per Marchionne si annidano ancora nel «sistema di gestione», ma il manager abruzzese sottolinea che «un successo parziale come è stato quello della stagione 2015 ha ridato moltissima credibilità al marchio reinvigorendo il sistema». Il momento più difficile della sua gestione per ora è stato «il primo mese», quando si è reso conto «che non eravamo né presentabili né competitivi». La prima mossa a dare fiducia è stata ripulire i ranghi: «abbiamo vinto eliminando le ingerenze (si riferisce a Montezemolo?...ndr) e rifocalizzando il team a fare le cose che erano veramente importanti. L'arrivo di Maurizio Arrivabene mi ha aiutato molto. Se ha un difetto è che non è un tecnico, ma non so se sia un difetto o un pregio. Il vantaggio è che possiede l'abilità di fare squadra in maniera bestiale. Lo fa visceralmente, fisicamente (…) E poi, d'altra parte, ci sono io che carico lui!».

Tanti altri gli argomenti toccati. Sul presidente della FCA John Elkan: «È molto interessato perché capisce benissimo il collegamento fra la Formula 1 e il business. E poi sta diventando un ottimo cliente (e pagante, ndr)». Sulla possibilità di rivedere l'Alfa Romeo in F.1: «In un momento di stabilità del gruppo FCA, L'Alfa Romeo per ribadirsi come marchio sportivo può e deve considerare la possibilità di tornare a correre in F.1. Come? Probabilmente in collaborazione con Ferrari, in un classico esempio di un modello da seguire». Attenzione però: con un telaio e un motore proprio. Per l'Alfa, Marchionne esclude un ingresso a Le Mans, mentre la possibilità di correre lì o in altre categorie («ma non in Formula 1») esiste per Maserati.

Sulla Mercedes: «quando sono uscite le nuove regole le hanno capite subito: noi lo abbiamo fatto un po' alla carlona, credo. Ma non voglio criticare il passato (…) non c'era il motore necessario per vincere (…) e il telaio aveva i suoi difetti». Infine Marchionne ha svelato che l'Audi era «prontissima» ad entrare in Formula 1, «poi è sopraggiunto il caos Volkswagen...». Purtroppo. O per fortuna?
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