3 Set [17:39]
Marchionne duro
«La Ferrari ha fallito»
Stefano Semeraro - Photo 4
«La Ferrari ha fallito i suoi obiettivi stagionali, gli altri sono migliorati noi siamo rimasti fermi». È un Sergio Marchionne duro quello che parla alla vigilia del GP di casa a Monza. Il Presidente della Ferrari parla un po' come i presidenti delle squadre di calcio, che dopo l'esonero dell'allenatore gli attribuiscono la responsabilità del flop e si dicono certi che con la nuova gestione – nel caso specifico con la promozione di Mattia Binotto in vista del 2017 – la situazione cambierà.
Il responsabile del fallimento è (sarebbe) James Allison, il DT recentemente giubilato, che pure era stato ri-preso a Maranello quasi fosse un Messia, confidando che avrebbe riportato presto il Mondiale alla Rossa. «Il cambio tecnico era dovuto, abbiamo aspettato un po' troppo per farlo, ma ci eravamo basati sull'ottimismo del 2015, che non era stata male considerando il punto di partenza», ha spiegato Marchionne. «Avevamo ottenuto tre vittorie che ci avevano resi un po' troppo ottimisti per il 2016. In Australia pensavamo che la macchina ci fosse già e che avrebbe dato grandissimi risultati, ma gli altri hanno fatto passi in avanti, noi no, era ora di dare uno scossone alla squadra. Con Binotto siamo nelle mani giuste, ha fatto un grande lavoro con la Power Unit di quest'anno ed è molto preciso. Ha creato una squadra di giovani, ora facciamoli lavorare, si tratta di condividere obiettivi comuni come in passato non succedeva».
Per Monza, quando ancora non sapeva del terzo posto di Vettel in qualifica, Marchionne non ha voluto esporsi, dopo averlo fatto tanto a inizio stagione («non dico niente. Sarà dura. I tedeschi sono duri da superare»), in vista del 2017 – come capita spesso quando l'obiettivo è relativamente lontano – le aspettative sono alte: «Il nuovo motore per il 2017 è in parte già sul banco prova, non ho il minimo dubbio che la macchina ci sarà». È già qualcosa. Magari, se oltre ad esserci, poi vincesse anche...