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17 Mar [8:26]

Melbourne - Qualifica
Hamilton in pole, sprofonda la Ferrari

Massimo Costa

Sarà l'anno delle sorprese? ci chiedevamo sull'ultimo numero del nostro Magazine. La risposta è affermativa. La Red Bull non ha dominato come ci aveva abituato nel 2011 e si ritrova in terza fila, la McLaren ha avuto un avvio eccezionale e la abituale rincorsa sugli avversari che ne aveva caratterizzato le precedenti stagioni, non sarà necessaria. La Mercedes è finalmente competitiva, la Lotus ha confermato gli ottimi risultati dei test pre campionato, la Williams è uscita dal pantano, la Force India e la Toro Rosso se la giocano per la Q1. Sotto le aspettative, in riferimento alle prove spagnole, la Sauber mentre la Ferrari è lontana, lontanissima, dal vertice. Non cambiano invece le cose nei bassifondi: la Caterham rimane a un secondo dagli altri, Marussia e HRT viaggiano come fossero delle vetture di GP2. Questo il primo secco bilancio della prima qualifica 2012.

Hamilton e Button, che coppia
La pole è di Lewis Hamilton che nel suo primo giro nel Q3 ha freddato tutti con un irraggiungibile 1'24"922. L'inglese aveva promesso un 2012 diverso ed ha mantenuto la parola. E se questo è l'inizio... Jenson Button ha ottenuto il suo riscontro cronometrico finale al secondo tentativo. Ficcante come spesso gli riesce, si è portato vicinissimo al crono di Hamilton con 1'25"074. La McLaren progettata da Paddy Lowe non ha fallito e anche il suo andare in controtendenza rispetto alla moda generale, adottando un musetto tradizionale che ha premiato l'estetica, alla fine ha pagato permettendo di monopolizzare la prima fila.

La bella storia di Grosjean, da lezione per i giovani
La seconda fila è una vera novità. Il campione GP2 Romain Grosjean ha portato la Lotus-Renault al terzo posto assoluto dando credito al lavoro svolto nei test invernali. Non bluffava il team diretto da Eric Boullier, la E20 è nata bene, il difficile verrà nelle prossime settimane quando sarà determinante aprire il portafoglio per rimanere al vertice, per mantenere il passo degli avversari che dispongono di un budget nettamente superiore a quello di Gerald Lopez, proprietario della squadra con la sua Genii Capital. Grosjean, come abbiamo più volte sottolineato, ha saputo ricostruire la propria carriera danneggiata da se stesso nel 2009 quando aveva raggiunto la F.1 con la Renault. Una grande prova di umiltà la sua. Senza tante storie, senza trovare colpevoli estranei, si è rimboccato le maniche e dopo aver vinto Auto GP e GP2, eccolo qua, tra i grandissimi della F.1. Una lezione che molti giovani piloti italiani dovranno apprendere.

Schumacher il cannibale, gli errori di Rosberg
In seconda fila c'è anche Michael Schumacher, con una Mercedes finalmente competitiva. Ross Brawn si era sbilanciato alla vigilia di Melbourne, il sette volte iridato era stato più cauto. Ma la prestazione parla chiaro. La MGP W03 ha un passo da assoluto e non può che crescere; Brawn ha pronte altre diavolerie tecniche oltre all'ala posteriore che ha suscitato qualche perplessità. Schumacher ha dimostrato che se capta quell'odore da prima fila, da podio, ecco che si trasforma. A 43 anni non si rischia per una decima posizione, per il vertice si può tornare a dare il 110 per cento. Nel primo confronto stagionale, Schumacher ha messo in ombra il compagno di squadra Nico Rosberg, capace di commettere errori in ognuno dei suoi due giri veloci. La prima volta che si ritrova al volante di una monoposto con la quale lottare per la prima fila, Rosberg ha fallito risultando settimo. Siamo solo all'inizio certo, ma intanto...

Red Bull shock
Le due Red Bull-Renault sono confinate in terza fila. Con Mark Webber addirittura davanti, seppure di qualche millesimo, al due volte iridato Sebastian Vettel. Webber ha avuto problemi al Kers, forse avrebbe potuto fare meglio mentre Vettel ha sbagliato la prima curva del suo giro migliore. Chissà, entrambi potevano far molto meglio. Ma rimane evidente il fatto che la RB8 alla sua prima uscita ha rimediato più di mezzo secondo dalla McLaren. Soltanto qualche mese fa accadeva il contrario. I test invernali non avevano mai proposto la RB8 nelle prime posizioni, si pensava a una pre tattica. Invece, alla prima vera sfida stagionale Adrian Newey e Christian Horner hanno perso il sorriso. Non tutto è perduto ovviamente, con 20 gare da disputare. Newey ha perso il vantaggio dell'innovazione degli scarichi "soffiati", domani la gara ci dirà se la RB8 ha un passo che le permetterà di emergere sulla distanza.

Williams in crescita, Force India si conferma
In quarta fila spicca la presenza della Williams-Renault. Il rimpasto tecnico della squadra inglese sembra aver dato i frutti sperati. Pastor Maldonado ha guidato forte raggiungendo l'ottava posizione mentre Bruno Senna ha perso la chanche di approdare in Q1 nei secondi finali della Q2 ed è quattordicesimo. Comunque, un bel passo in avanti per la Williams. Si è confermata da Q1 la Force India-Mercedes col rientrante Nico Hulkenberg. Dodici mesi da terzo pilota non lo hanno arrugginito, buon segno. È andata peggio al compagno Paul Di Resta che nel traffico non è riuscito a mandare in temperatura gli pneumatici e partirà quindicesimo.

Toro Rosso all'attacco
C'era molta attesa su Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, la nuova coppia della Toro Rosso-Ferrari approdata a Faenza dopo le polemiche per il licenziamento di Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari. I due giovani piloti hanno fatto di tutto per non far rimpiangere i loro predecessori e ci sono riusciti alla perfezione. Ricciardo è addirittura entrato in Q1 mentre Vergne, che non dimentichiamo è al debutto in F.1 arrivando direttamente dalla World Series Renault (come Ricciardo, che però ha disputato nel 2011 anche diversi GP con la HRT), ha fallito tale obiettivo per un soffio. Una prestazione decisamente notevole.

Ferrari da mani nei capelli
State calmi se potete. La vigilia di Melbourne era stata caratterizzata da questa tipologia di messaggi inviati dal presidente Luca di Montezemolo, da Stefano Domenicali, dai piloti. Ebbene, Fernando Alonso ha sbagliato la prima curva nel Q2 e si è insabbiato: partirà dodicesimo. Felipe Massa ha navigato a vista, senza radar, e non è stato capace di far meglio del sedicesimo posto beccandosi il solito secondo da Alonso. Le dichiarazioni invernali di riscatto del brasiliano fanno a pugni con la realtà di questa prima qualifica. La F2012 non funzionava a dovere nei test invernali, logico che anche a Melbourne se la giochi con la Toro Rosso. La rivoluzione tecnica, invocata e sostenuta dalla dirigenza di Maranello, per ora non sta pagando.

Raikkonen che peccato
Dopo due anni di assenza dalla F.1, Kimi Raikkonen non è riuscito a far sognare i suoi fans. Un errore nel giro buono del Q3 lo ha lasciato fuori dal prosieguo della qualifica. Per ora il confronto con Grosjean è di quelli da far venire il mal di testa, ma Raikkonen sa dove ha sbagliato e non è preoccupato. Con un po' più di attenzione, là davanti poteva esserci anche lui.

Le solite ultime tre
Chiudono lo schieramento le solite note. La Caterham è sempre lì, a 1"8 dalla peggiore delle Force India mentre vede volare via Williams e Toro Rosso, che erano, nei bellicosi discorsi invernali, le prede da raggiungere. Il tanto vituperato Vitaly Petrov non ha deluso e si è piazzato alle spalle di Heikki Kovalainen a pochi millesimi di distacco. Disastroso il debutto delle nuove Marussia e HRT. Fanno tenerezza, si battono come possono, ma non si può arrivare alla prima gara senza aver svolto un test. Se alla Marussia non era mai accaduto nei due anni precedenti, per la HRT è un vizio che non vogliono cancellare. Per di più, sia Pedro De La Rosa sia Narain Karthikeyan sono fuori dal 107 per cento e per partecipare al GP di domani devono attendere la risposta della FIA. Il vero problema è che la forbice dei budget di queste squadre dai top team è enorme. Troppo. Se si vuole dare la chance alle piccole squadre di crescere, o ad altre di entrare in F.1, occorrerebbe intervenire sui bilanci di McLaren e compagnia. Discorso inutile però: l'ipotesi è suggestiva, ma irrealizzabile.

Lo schieramento di partenza

1. fila
Lewis Hamilton (McLaren MP4/27-Mercedes) – 1’24”922 – Q3
Jenson Button (McLaren MP4/27-Mercedes) – 1’25”074 – Q3
2. fila
Romain Grosjean (Lotus E20-Renault) – 1’25”302 – Q3
Michael Schumacher (Mercedes MGP W03) – 1’25”336 – Q3
3. fila
Mark Webber (Red Bull RB8-Renault) – 1’25”651 – Q3
Sebastian Vettel (Red Bull RB8-Renault) – 1’25”668 – Q3
4. fila
Nico Rosberg (Mercedes MGP W03) – 1’25”686 – Q3
Pastor Maldonado (Williams FW34-Renault) – 1’25”908 – Q3
5. fila
Nico Hulkenberg (Force India VJM05-Mercedes) – 1’26”451 – Q3
Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR7-Ferrari) – no time – Q3
6. fila
Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR7-Ferrari) – 1’26”429 – Q2
Fernando Alonso (Ferrari F2012) – 1’26”494 – Q2
7. fila
Kamui Kobayashi (Sauber C31-Ferrari) – 1’26”590 – Q2
Bruno Senna (Williams FW34-Renault) – 1’26”663 – Q2
8. fila
Paul Di Resta (Force India VJM05-Mercedes) – 1’27”086 – Q2
Felipe Massa (Ferrari F2012) – 1’27”497 – Q2
9. fila
Sergio Perez (Sauber C31-Ferrari) – no time – Q2
Kimi Raikkonen (Lotus E20-Renault) – 1’27”758 – Q3
10. fila
Heikki Kovalainen (Caterham CT01-Renault) – 1’28”879 – Q3
Vitaly Petrov (Caterham CT01-Renault) – 1’29”018 – Q3
11. fila
Timo Glock (Marussia MR01-Cosworth) – 1’30”923 – Q3
Charles Pic (Marussia MR01-Cosworth) – 1’31”670 – Q3
12. fila
Pedro De La Rosa (HRT F112-Cosworth) – 1’33”495 – Q3
Narain Karthikeyan (HRT F112-Cosworth) – 1’33”643 – Q3
RS Racing