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16 Mar [15:27]

Melbourne, gare: Van Gisbergen domina

Silvano Taormina

In un modo o nell'altro deve stupire. È questa la filosofia con la quale Shane Van Gisbergen scende in pista. Talvolta, come due settimane addietro ad Adelaide, eccedendo nella sua guida baldanzosa, che non conosce mezzi termini e in più di un occasione lo ha portato a mortificare il suo talento con degli errori che vanificano quanto di buono fatto fino a quel momento. Altre volte, come nel caso della tradizionale prova extra-campionato appena conclusa a Melbourne, lo attesta una spanna sopra gli avversari. Senza se e senza ma. Pur disponendo di una Holden Commodore clienti del modesto Tekno Autosport, il neozelandese ha imposto la propria legge sin dalle prime due manches del venerdì.

In gara 1, dopo aver preso il via dalla terza piazzola in griglia, ci ha messo poco a sbarazzarsi della Nissan del poleman Caruso prima e della Holden del pentacampione Whincup poco dopo. Da li in poi è stata una cavalcata solitaria fino alla bandiera a scacchi, ergendo un muro di oltre sei secondi tra se e gli avversari. Un mezzo abisso in una gara di soli dieci giri. Per nulla appagato, poche ore dopo ha bissato il successo di gara 1 con un flag-to flag nonostante la pressione del sempre arrembante McLaughlin nei primi giri e dell'esperto Lowndes nelle fasi finali.

Ma si sa, non c'è due senza tre. Ed è così che Van Gisbergen ha messo il suo sigillo anche nella prova del sabato, questa volta facendo i conti con il connazionale Coulthard che, dopo aver approfittato di un errore di Lowndes in occasione di un restart, gli ha messo pressione fino all'ultimo metro. Gara 4, andata in scena domenica mattina, doveva fungere da passerella per Van Gisbergen a suggello di un week-end da incorniciare. L'incognita però era dietro l'angolo e stavolta non dipendeva ne da lui ne dalla voglia di riscossa degli avversari. Tale incognita altro non era che l'assegnazione del punteggio doppio nell'ultima manche, un pò per sperimentare una regola che tanto sta facendo discutere anche in Formula 1 e un pò per ravvivare la competizione del singolo evento.

Così un banale problema al fissaggio del roll-bar si è trasformato in una mazzata finale per Van Gisbergen che, ritrovatosi a condurre ancora una volta la gara, si è ritrovato attardato quando già pregustava il trofeo finale. Lo scettro è finito nelle mani del giovanissimo Scott McLaughlin che, ad anno dal suo primo successo proprio ad Albert Park, ha portato in trionfo la nuova Volvo S60 del Polestar GRM. Una vittoria che alla Volvo mancava in Australia dal lontano 1999, quando Jim Richards si impose con la sua S40 nella season-finale del ASTC a Calder Park.

A conti fatti, se Van Gisbergen e McLaughlin saranno in grado di mantenere questo livello di performance anche nelle prossime gare, la veste di outsider comincerà ad andar loro stretta e rappresenteranno una seria minaccia per chi gode dei favori del pronostico. Capitolo favoriti, appunto. In casa Triple Eight sorride solo Lowndes, a podio per tre volte e secondo nel computo finale del week-end, mentre Whincup dopo il podio di gara 1 si è dimenato a ridosso dei primi non senza qualche imperfezione. Non è andata meglio a Courtney, raramente in top-ten, che ha visto il proprio team-mate Tander lottare sempre con i primi.

Quasi alla deriva le Ford, con Winterbottom incapace di andare oltre un settimo posto, ma questa è una storia già vista ad Adeaide. Chi può sorridere è sicuramente Coulthard, a podio nelle due gare centrali, così come Caruso, poleman al giovedì e terzo in gara 4, nonché migliore alfiere di una Nissan in crescita che nella prova inaugurale ha piazzato le quattro Altima in top-ten.
È curioso notare come per il secondo anno consecutivo, nel week-end che celebra il Gran Premio d'Australia, la coppa del vincitore sia finita esclusivamente nelle mani dei vicini rivali neozelandesi che, pur contando solamente su tre alfieri a fronte dei venti australiani al via, hanno occupato sette dei dodici posti disponibili sul podio nell'arco delle quattro gare.

La prova extra-campionato di Albert Park, oltre alla succitata regola del punteggio doppio nell'ultima manche, ha sperimentato anche la procedura del via lanciato e non da fermo come consuetudine, soluzione che in futuro potrebbe essere adottata con più continuità. La carovana del V8 Supercars adesso attraverserà lo stretto di Bass per spostarsi in Tasmania dove tra due settimane si riprenderà il "discorso campionato" con la seconda prova stagionale di Symmons Plain.

Venerdì 14 marzo, gara 1

1 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 10 giri 19'48''410
2 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 6''180
3 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 7''188
4 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 7''484
5 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 8''038
6 - Garth Tander (Holden) - HRT - 9''513
7 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 11''089
8 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 11''475
9 - Chaz Mostert (Ford) - FPR - 11''960
10 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 12''467
11 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 12''712
12 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 13''202
13 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 16''180
14 - Jason Bright (Holden) - BJR - 16''412
15 - James Courtney (Holden) - HRT - 20''879
16 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 21''212
17 - Nick Percat (Holden) - HRT - 22''578
18 - Robert Dahlgren (Volvo) - Polestar GRM - 23''496
19 - Russell Ingall (Holden) - Dumbrell - 25''826
20 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 26''403
21 - Jack Perkins (Ford) - FPR - 30''619
22 - Dale Wood (Holden) - BJR - 30''977
23 - David Wall (Ford) - DJR - 31''249
24 - David Reynolds (Ford) - FPR - 36''318
25 - Scott Pye (Ford) - DJR - 19''109

Giro più veloce: Shane Van Gisbergen 1'57''480

Venerdì 14 marzo, gara 2

1 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 12 giri 23'58''772
2 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 0''551
3 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 1''859
4 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 2''671
5 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 3''619
6 - Garth Tander (Holden) - HRT - 8''668
7 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 9''103
8 - Jason Bright (Holden) - BJR - 9''538
9 - Chaz Mostert (Ford) - FPR - 10''138
10 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 12''717
11 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 12''911
12 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 15''605
13 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 17''159
14 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 17''511
15 - James Courtney (Holden) - HRT - 18''060
16 - Nick Percat (Holden) - HRT - 18''645
17 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 19''391
18 - David Reynolds (Ford) - FPR - 22''564
19 - Robert Dahlgren (Volvo) - Polestar GRM - 23''093
20 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 25''799
21 - Dale Wood (Holden) - BJR - 26''470
22 - Russell Ingall (Holden) - Dumbrell - 27''027
23 - David Wall (Ford) - DJR - 28''367
24 - Jack Perkins (Ford) - FPR - 31''660
25 - Scott Pye (Ford) - DJR - 1 giro

Giro più veloce: Craig Lowndes 1'58''329

Sabato 15 marzo, gara 3

1 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 12 giri 27'53''0754
2 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 0''500
3 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 0''972
4 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 5''310
5 - Garth Tander (Holden) - HRT - 5''985
6 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 6''434
7 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 9''377
8 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 10''236
9 - David Reynolds (Ford) - FPR - 12''465
10 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 12''739
11 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 13''027
12 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 14''077
13 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 14''413
14 - Nick Percat (Holden) - HRT - 15''959
15 - David Wall (Ford) - DJR - 16''876
16 - Jack Perkins (Ford) - FPR - 17''111
17 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 17''630
18 - Russell Ingall (Holden) - Dumbrell - 17''905
19 - Robert Dahlgren (Volvo) - Polestar GRM - 19''442
20 - James Courtney (Holden) - HRT - 26''630
21 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 47''922

Giro più veloce: Craig Lowndes 1'58''147

Ritirati
1° giro - Chaz Mostert
1° giro - Dale Wood
4° giro - Jason Bright
3° giro - Scott Pye

Domenica 16 marzo, gara 4

1 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 12 giri 25'35''421
2 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 1''086
3 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 6''692
4 - Garth Tander (Holden) - HRT - 6''595
5 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 7''369
6 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 7''525
7 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 7''697
8 - James Courtney (Holden) - HRT - 8''993
9 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 11''511
10 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 12''818
11 - Scott Pye (Ford) - DJR - 18''621
12 - Russell Ingall (Holden) - Dumbrell - 21''049
13 - Nick Percat (Holden) - HRT - 21''189
14 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 22''421
15 - David Wall (Ford) - DJR - 22''284
16 - Jack Perkins (Ford) - FPR - 23''415
17 - David Reynolds (Ford) - FPR - 1'06''253
18 - Jason Bright (Holden) - BJR - 1'42''202

Giro più veloce: Scott McLaughlin 1'57''370

Ritirati
6° giro - Todd Kelly
8° giro - Robert Dalhgren
8° giro - Rick Kelly
8° giro - James Moffat
8° giro - Jamie Whincup

Non partiti
Dale Wood
Chaz Mostert

La classifica finale dell'evento "Australian Grand Prix"

1.McLaughlin 329; 2.Lowndes 319; 3.Caruso 299; 4.Coulthard 298; 5.Van Gisbergen 287; 6.Tander 277; 7.Winterbottom 205; 8.Davison 196; 9.Courtney 172; 10.Slade 172.