Jacopo Rubino - XPB ImagesCon i titoli ormai in tasca (anzi, in Portogallo può già arrivare la certezza del settimo Mondiale Costruttori), la Mercedes ha scelto di interrompere da diverse settimane lo sviluppo della vettura 2020. Già da un paio di gare, in effetti, sulla W11 non si sono viste novità. Lo spettacolo negli ultimi Gran Premi della stagione di Formula 1, forse, ne beneficerà: la Red Bull, anzi soprattutto Max Verstappen, potrebbe farsi sotto e diventare una vera minaccia. Lo abbiamo intuito al Nurburgring, dove l'olandese ha rimediato il minor distacco in qualifica di quest'anno: "soltanto" 232 millesimi dal poleman Valtteri Bottas. I campioni del mondo, al di là della proverbiale fame di vittorie che li contraddistingue, non sono comunque sorpresi.
"È una decisione da ponderare molto bene, non tutti gli anni ci si può permettere di fermare il lavoro in anticipo. Ma abbiamo deciso di concentrarci totalmente sul 2021 e 2022", ha spiegato il team principal Toto Wolff. Per contenere i costi dopo la pandemia COVID-19, nel 2021 telai e sospensioni rimarranno gli stessi, ma si potrà comunque lavorare per trovare maggiori prestazioni e bisognerà gestire le modifiche al fondo e al difussore imposte per ridurre il carico aerodinamico. La Mercedes, inoltre, dovrà rinunciare al sistema DAS che verrà vietato.
"Noi andiamo sempre molto forte all'inizio e a metà stagione, mentre i nostri avversari, proseguendo lo sviluppo, si avvicinano nel finale", ha ricordato il manager austriaco. Il trend si ripeterà quest'anno? Christian Horner, responsabile della rivale Red Bull, in Germania ha già colto segnali incoraggianti: "Siamo apparsi un po' più competitivi, in alcune parti del tracciato eravamo alla pari o migliori. Abbiamo fatto progressi".
"Portimao, Imola, Istanbul, sono tutti circuiti che per noi possono essere interessanti. Vogliamo chiudere la stagione in positivo, e capendo alcune debolezze della RB16 da risolvere", ha sottolineato Horner, con occhio a sua volta al 2021. Magari per cominciare da subito in scia alla solita Mercedes, invece di rincorrerla concedendo un vantaggio spesso incolmabile.