10 Ago [21:42]
Michigan consacrazione per RFK
e spada di damocle per Elliott
Alla fine del weekend di Richmond della NASCAR, continua a tenere banco il successo del team RFK, che ha centrato la seconda vittoria consecutiva con Chris Buescher e stavolta anche un utile quarto posto con Brad Keselowski. Quest'ultimo, super orgoglioso del lavoro fatto sulla struttura precedentemente di proprietà dei soli Jack Roush e John Henry, ora vorrebbe beneficiarne a sua volta con un trofeo importante. Tuttavia, non va dimenticato che fu proprio Keselowski a volere fortemente Buescher. E ora, dopo solo due stagioni, si vede dare lezioni perfino al suo ex team, quello di Roger Penske, che quando aveva chiesto di entrare nella compagine societaria si era negato.
Michigan ha anche portato a un verdetto importante sui playoff. Chase Elliott non riuscirà ad entrarci solo coi punti ma avrà bisogno di una vittoria. Il campione 2020 ha definitivamente abbandonato l'obiettivo con l'uscita nelle barriere dell'ultimo appuntamento e dovrà puntare tutto sulla possibilità di vincere una delle prossime tre corse. Elliott, dopo l'infortunio in snowboard di inizio anno, non ha avuto una delle sue stagioni più brillanti. Da Atlanta in poi, non è andato oltre il decimo posto, e le sue chance per la stagione erano state a lungo dibattute. Con due appuntamenti su piste stradali, a Indy e Watkins Glen, avrà terreno favorevole. Non tanto nella prima, in cui ci sarà gente come Kamui Kobayashi, Shane Van Gisbergen, Brodie Kostecki e Jenson Button, quanto nella seconda, in cui è stato grande interprete in passato.
La storia di Michigan è ovviamente anche quella di Noah Gragson, sospeso dal team Legacy MC per aver messo "mi piace" ad un brutto meme razzista già costato il posto di lavoro a molti membri delle forze dell'ordine. Il team ha confermato di non aver licenziato Gragson, ma quest'ultimo ha chiesto comunque di essere liberato in anticipo per lavorare con la NASCAR alla riammissione. Considerato che il suo contratto era annuale, e che con l'arrivo di Toyota al team era probabile l'inserimento di un pilota in orbita della casa giapponese (John Hunter Nemecheck), Gragson potrebbe così già pensare ad un eventuale accordo futuro con un'altra scuderia.