2 Set 2015 [13:03]
Momento chiave per il futuro di Monza
Irrompe la politica con Renzi e Maroni
Marco Cortesi
Le prossime 48 ore saranno decisive. O meglio, è quello che si spera per il futuro del Gran Premio D'Italia a Monza. In occasione delle attività preliminari sul tracciato brianzolo, Ivan Capelli e Carlo Dell'Orto, incontreranno Bernie Ecclestone per parlare dei temi caldi. «Non ci presenteremo con un assegno, ma con idee concrete», ha spiegato Dell'Orto alla Gazzetta dello Sport. Certo è che la parte cardine della trattativa sembra essere focalizzata principalmente sul "fee" da pagare che Ecclestone vorrebbe per raggiungere una quota simile ai 25 milioni di contributo dati dal Red Bull Ring. Un grande step rispetto alla cifra attuale che, in realtà, non è mai stata esattamente quantificata. Uno step che al momento di fatto non c'è.
Dopo i lunghi alti e bassi in Parlamento per approvare l'emendamento "salva-Monza", sono sono arrivate le defiscalizzazioni che la regione Lombardia voleva per investire nell'ente parco, ma è emerso che il contributo (da 70 a 90 milioni a seconda delle versioni) è vincolato. E non solo dovrà bastare per l'ammodernamento dell'autodromo, ma verrà utilizzato anche per la manutenzione e la valorizzazione del Parco e della Villa Reale. Le ultime novità riguardano le dichiarazioni dirette dei politici che sembrano interessati a parlare direttamente con Ecclestone: buon modo per affossare definitivamente le speranze?
"Glielo diremo a Ecclestone, la Formula Uno sta in piedi non solo per i soldi, ma anche per i simboli", ha detto Matteo Renzi a RTL 102.5. Si vede che il Presidente del Consiglio é sicuro di ammansire Ecclestone puntando su valori e storia piuttosto che di denaro. Sai cosa se ne fa Bernie dei simboli? Intanto, l'impatto del GP sull'economia locale è stato valutato in 24 milioni. In calo, ma sempre fondamentale per i destini di tante aziende e famiglie. Non simboli.
Roberto Maroni la butta sul ridere: "Bernie Ecclestone è inglese, visto che l’Inghilterra chiede la sospensione di Schengen, facciamo che lui può venire qui solo se firma il contratto, altrimenti non lo faremo entrare", ha scherzato mostrando (sic) grande modestia, e chiedendo l'aiuto della Ferrari: "Credo che la situazione si sbloccherebbe se da Maranello arrivasse un segnale del tipo 'senza il GP a Monza non faremmo più correre le rosse in Formula 1'". Soluzione sicuramente realistica, no?