12 Set 2009 [17:56]
Monza, gara 1: Van Der Garde beffa Petrov
Sfugge negli ultimi giri la vittoria a Vitaly Petrov mentre, reduce dal successo in gara 2 a Spa-Francorchamps, Giedo Van Der Garde festeggia per la seconda volta consecutiva mettendo a segno il successo che tanto cercava nella main race. Il russo del team Barwa Addax aveva iniziato un weekend perfetto ottenendo la pole position, e relegando il leader di campionato Nico Hulkenberg in seconda fila. Anche con la pioggia, arrivata a scombinare i piani, non si era fatto prendere in contropiede, mantenendo agevolmente il comando della corsa per i primi venti giri.
Contenuto Van Der Garde nelle fasi iniziali, Petrov ha visto l'olandese approfittare dei primi doppiaggi, affrontati con più aggressività, vedendosi attaccare in più di un'occasione. Tutto è però stato deciso in occasione dei pit-stop: Van der Garde, che è rientrato un giro prima di Petrov, ha preso la leadership dopo che il rivale è stato letteralmente costretto a fermarsi per non impattare contro Michael Herck, uscito di pista in uscita dalla Lesmo 1. Sul podio è salito Lucas Di Grassi, autore di un’ottima rimonta dopo essere stato penalizzato in griglia per il contatto con Edoardo Mortara in terra belga.
Il brasiliano ha lottato con Alvaro Parente nella parte centrale della gara, avendo la meglio anche grazie alla penalità comminata al portoghese per taglio di chicane. Autore di una bella rimonta, Edoardo Mortara ha chiuso quinto, dietro a Jerome D'Ambrosio: l'italiano ha vinto il duello finale con Hulkenberg, che giungendo sesto posto ha preso punti importanti per il campionato. Parente, settimo al traguardo, ha incassato la prima fila per gara 2. Si affiancherà a Javier Villa, ottavo sul traguardo. Opaca prestazione per gli italiani. Eccezion fatta per Edoardo Mortara che ha realizzato una bellissima rimonta dalla ventiduesima posizione in griglia, gli altri piloti di casa hanno disilluso le aspettative createsi alla vigilia.
Davide Rigon ha effettuato nel secondo giro lanciato il suo pit stop, compromesso forse una volta di troppo da una strategia che se, come a Montecarlo, avesse previsto un altro ingresso della pace car, sarebbe stata quella vincente, portando comunque la Trident al decimo posto. Davide Valsecchi ha invece sfoderato una doppia personalità che gli ha impedito di raggiungere la zona alta della classifica. Ha commesso due errori, uno perdonabile quando ha cercato di superare all’esterno Hulkenberg in ingresso di Parabolica, l’altro pacchiano quando in regime di safety car è finito in ghiaia perdendo due posizioni.
Poi una stupenda rimonta, che lo ha portato ad un bel sorpasso su Rodriguez e una battaglia adrenalinica con Herck quando ha persino frenato sull’erba alla Roggia. Purtroppo però l’irruenza del lombardo gli è costata un drive through per aver tagliato tre volte le chicane, terminando così la gara in quattordicesima posizione. Ritirato invece Luca Filippi per problemi tecnici alla sua Supernova mentre conduceva una discreta gara a cavallo della top 10.
La cronaca
Si parte alle 16:40 in regime di safety car, con lo start ritardato per via della pioggia: nell'attesa, su alcune vetture si effettuano aggiustamenti sulle impostazioni meccaniche ed aerodinamiche. Clos e Di Grassi sono subiscono le 10 posizioni di penalità per gli incidenti di Spa, mentre clamorosa è l'uscita alla parabolica nel primo giro per Alberto Valerio, che urta le barriere e si insabbia. Petrov continua a guidare il gruppo davanti a Van der Garde, Hulkenberg, Perez, Maldonado e Rodriguez. Ottavo Valsecchi, decimo Rigon, undicesimo Filippi. Valsecchi replica l'uscita di Valerio, riuscendo però a salvarsi e rientrando decimo, alle spalle di Rigon.
Rientra al pit Karun Chandock, autore di un'escursione, per ripulire i radiatori della propria Dallara, mentre Perez arriva lungo alla prima chicane tagliandola. Bandiera verde al settimo giro. Hulkenberg in sovrasterzo alla parabolica allarga la traiettoria prima della via, favorendo il recupero di Perez: il messicano però parte in testacoda e sbatte sul rettilineo dopo essere andato in aquaplaning. In testacoda anche Cecotto, che colpisce i delimitatori in poliestere, mentre Petrov mantiene la vetta anche se taglia la prima chicane, mentre Maldonado sale quarto. Van der Garde taglia la roggia restando però davanti ad Hulkenberg.
Pochi istanti dopo, Maldondado arriva troppo veloce ed esce alla Parabolica. Al nono giro Petrov precede Van der Garde, Hulkneberg, Nunes, Rodriguez, Valsecchi e Di Grassi. Parente, Rigon e Filippi chiudono la top ten. Rigon e Razia effettuano il pit stop al giro 9, mentre Valsecchi è in bagarre. Superato da Parente dopo essere arrivato a lungo in prima variante, l’italiano supera Rodriguez alla Curva Grande nel corso del passaggio successivo. Colpo di scena per Hulkenberg, che al 10° giro finisce in via di fuga in Parabolica ed è passato da Nunes e Di Grassi, scivolando in una quinta piazza che perde subito dopo a Lesmo 1 su Parente. Inizia il balletto dei drive-through con Chandock, al terzo taglio di chicane. Al giro 13 Valsecchi cerca di passare Hulkenberg all’esterno della Parabolica, ma è largo. La nuova escursione lo porta al decimo posto.
Parente va alla caccia di Di Grassi, e taglia la prima chicane al quindicesimo passaggio. Valscecchi cerca di rimontare e passa Herck dopo aver sfiorato il contatto alla Roggia, ma al diciannovesimo giro deve scontare un drive through per taglio chicane. D’Ambrosio recupera il quinto posto ai danni di Nunes mentre anche Rodriguez è penalizzato per i tagli. L'acqua inizia a venire meno e, mentre Petrov inizia a soffrire, la vettura di Hulkenberg si rianima: il tedesco passa Nunes al diciannovesimo giro, conquistando la sesta piazza. Si ritira Filippi per problemi tecnici, ma nel frattempo continua la lotta Parente-Di Grassi.
Il portoghese tenta di resistere ma taglia per la terza volta, e la penalità è inevitabile. Il vantaggio di Petrov si erode ed al giro 23, nel doppiaggio di Kobayashi, il russo taglia la Roggia favorendo il recupero di Van der Garde che gli si mette in scia. La strategia per il pit è diversa per i due leader: al ventinovesimo passaggio si ferma Van der Garde, così come Hulkneberg. Il rientro dell'olandese non è perfetto ma la fortuna si rivale su Petrov, che nel giro di rientro è costretto a frenare per evitare Herck in testacoda. All'uscita dei box non c'è storia, con Van Der Garde che prende nettamente la testa.
Hulkenberg rientra davanti a Mortara, ma commette un altro errore a Lesmo, uscendo largo sulla ghiaia. L'ultimo giro vede il russo cercare un disperato recupero per guadagnare due punti vitali, e Cecotto sbattere violentemente all'uscita della prima di Lesmo. Il campione della World Series 2008 transita sul traguardo per primo, davanti a Petrov e Di Grassi. D'Ambrosio, nonostante il passaggio nei pit supplementare, è quarto davanti Mortara, Hulkenberg, Parente e Villa.
Antonio Caruccio
Nella foto, Giedo Van der Garde (Photo Pellegrini)
L'ordine di arrivo, sabato 12 settembre 2009
1 - Giedo Van der Garde - iSport - 32 giri
2 - Vitaly Petrov - Barwa Addax - 2.320
3 - Lucas Di Grassi - Racing Engineering - 13.281
4 - Jerome d'Ambrosio - DAMS - 14.370
5 - Edoardo Mortara - Arden - 24.668
6 - Nico Hulkenberg - ART - 24.967
7 - Alvaro Parente - Ocean - 30.785
8 - Javier Villa - Super Nova - 34.057
9 - Luiz Razia - Coloni - 40.584
10 - Davide Rigon - Trident Racing - 43.870
11 - Diego Nunes - iSport - 47.665
12 - Andreas Zuber - Coloni - 1:09.511
13 - Roldan Rodriguez - Piquet GP - 1:11.089
14 - Davide Valsecchi - Barwa Addax - 1:11.994
15 - Dani Clos - Racing Engineering - 1:48.139
Ritirati
32° giro - Ricardo Teixeira
32° giro - Kamui Kobayashi
31° giro - Johnny Cecotto
30° giro - Karun Chandhok
29° giro - Michael Herck
19° giro - Luca Filippi
7° giro - Sergio Perez
7° giro - Pastor Maldonado
1° giro - Alberto Valerio
Giro più veloce: Edoardo Mortara 1'43"283