Jacopo Rubino - XPB ImagesOggi si scrive Alfa Romeo Racing, ma si legge sempre Sauber. Ecco perché il Gran Premio di Turchia 2020 sarà il numero 500 della scuderia svizzera, che ha debuttato in Formula 1 nel 1993 ma vanta una storia in realtà cinquantennale, essendo stata fondata da Peter Sauber nel 1970. Per quanto riguarda la categoria regina, a Hinwil tengono conto (giustamente) anche delle quattro stagioni sotto la proprietà BMW, peraltro le più importanti a livello di risultati: è il periodo in cui arrivò la vittoria del 2008 a Montreal, con Robert Kubica alla guida, e in cui la Sauber, anzi BMW Sauber, era a tutti gli effetti un top team.
Dal 2010 la compagine elvetica è tornata una realtà indipendente, salvata dal ritorno in sella del suo creatore, ha (ri)visto il baratro finanziario prima della vendita al fondo Longbow Finance, è stata persino fanalino di coda della griglia, ma passo dopo passo si è rimessa in carreggiata. Ripensando alle fasi più travagliate, acquista ancor più significato il traguardo delle 500 presenze iridate, fin qui raggiunto soltanto da Ferrari, McLaren e Williams. Le ha vissute tutte il direttore sportivo Beat Zehnder, che dall’esordio in Sudafrica 27 anni fa non ha mai mancato una gara.
"È una pietra miliare che dimostra l'incredibile tradizione di questa struttura. Come squadra indipendente per la maggior parte della nostra esistenza, abbiamo fatto vedere che è possibile costruire un progetto a lungo termine", ha sottolineato alla vigilia del weekend l'attuale responsabile Frederic Vasseur. "Sarebbe bello celebrare questa occasione con un'altra prestazione positiva".
In effetti per l'Alfa Romeo Racing è un buon periodo, avendo raccolto punti in 3 degli ultimi 5 round e a Imola addirittura con entrambi i piloti: nono l'inossidabile Kimi Raikkonen, decimo il nostro Antonio Giovinazzi che ha ribadito di essere diventato un fenomeno del primo giro. "Una iniezione di fiducia", l'ha definita Vasseur. "I progressi compiuti sono positivi, ma sappiamo che rimane tanto lavoro per arrivare dove ci aspettiamo". Non soddisfa quindi l'ottavo posto in classifica occupato oggi, con 8 lunghezze: è però praticamente impossibile andare oltre, visto che l'AlphaTauri è settima a quota 89, bisognerà invece evitare i sorpassi di Haas e Williams se ci fosse qualche domenica "pazza" da qui ad Abu Dhabi.
Il futuro prossimo, intanto, è già definito. La coppia Raikkonen-Giovinazzi è stata confermata per il 2021, così come la partnership con il gruppo FCA. Si continueranno a usare nome e marchio del Biscione, ma l'operazione non è di semplice facciata. La divisione "engineering" della Sauber, ad esempio, ha contribuito allo sviluppo della Giulia nelle versioni GTA e GTAm, le più estreme, in particolare con soluzioni aerodinamiche specifiche studiate in galleria del vento. Poco male se, per le statistiche ufficiali, ci sarà qualche discrepanza nel conteggio dei GP. "Ovviamente mi dispiace che le monoposto non portino più il nome Sauber", ha ammesso il fondatore Peter a F1.com. "Ma bisogna vedere tutto in un quadro più ampio. Credo che Sauber Motorsport possa essere orgogliosa di realizzare una vettura per l'Alfa Romeo".