Jacopo RubinoMancano poco più di due mesi al Gran Premio d'Olanda, il primo in Formula 1 dopo 35 anni, e il circuito di Zandvoort è ormai pronto: sono stati completati i lavori che hanno modificato la fisionomia di curva 3, la Hugenholtz, e dell'ultima, la Luyendykbocht, che ora presentano una sopraelevazione fra i 18 e 19 gradi. Per fare un confronto, è praticamente il doppio di Indianapolis, dove la categoria regina ha gareggiato fra il 2000 e 2007 sfruttando una porzione dell'ovale.
Sono già state effettuate le prime ricognizioni in pista, con una una Mercedes AMG GT di proprietà dell'organizzazione: si tratta dello stesso modello in uso nel Mondiale come safety-car. Da oggi a Zandvoort ripartono inoltre le sessioni di track day, dopo la pausa invernale sfruttata per il cantiere. "Volevamo qualcosa di formidabile, che non avesse pari sugli altri tracciati. Il passaggio da curva 2 a curva 3 ha molti cambi di elevazione e di inclinazione, curva 14 è ampia e larga da essere affrontata in pieno", ha spiegato l'architetto italiano Jarno Zaffelli, che con il suo Studio Dromo ha curato il progetto. "La sfida sarà notevole perché le F1 non sono pensate per un banking del genere, i team si dovranno adattare, anche a livello di sospensioni. Ci vorrà un assetto di compromesso".
Nel frattempo la Pirelli ha portato ieri nei test di Barcellona pneumatici su misura per le caratteristiche delle "paraboliche" olandesi, con mescola di tipo C2 ma dotati di una costruzione più robusta all'anteriore. Erano riconoscibili per la mancanza di scritte identificative sulle spalla, e sono stati utilizzati fra le altre da Mercedes e Ferrari. Mario Isola, responsabile per il fornitore milanese, ha spiegato a F1 TV: "Sono sicuro che alla fine useremo le gomme standard, ma preferiamo valutare costruzioni differenti. Saranno un backup se le sollecitazioni dovessero rivelarsi troppo elevate".
Qualche settimana fa, sempre Zaffelli, aveva invece rivelato di non aver volutamente rilasciato informazioni anticipate alle squadre, non fino a che i lavori fossero conclusi. In parte per mettere a disposizione dati che siano i più affidabili possibili, ma anche per concedere meno tempo per le simulazioni, a favore di una maggiore imprevedibilità quando si svolgerà il weekend di gara. Che, complice l'effetto Max Verstappen, ha fatto il tutto esaurito da mesi: 315 mila biglietti venduti, a fronte di un milione di richieste. E già si vendono gli ingressi per l'edizione 2021.