21 Lug [16:14]
Perez in Francia per punti pesanti,
ma serve feeling con la Red Bull evoluta
Jacopo Rubino
"Abbiamo avuto due ritiri nelle ultime tre gare e non possiamo permettercelo". Il Gran Premio di Francia giunge in un momento chiave per Sergio Perez, che si sente "ancora in lotta per il titolo piloti" e vuole alimentare le proprie ambizione personali, oltre a sostenere la causa Red Bull nel Mondiale Costruttori. Il messicano a Montreal è uscito di scena per problemi tecnici, mentre a Spielberg ha di nuovo alzato bandiera bianca per il contatto ricevuto da George Russell. Dopo la trasferta Baku, Perez ha certamente incontrato un po' di sfortuna, ma ha sofferto anche un calo di rendimento nel confronto con Max Verstappen. La tappa di Le Castellet, quindi, doppiamente cruciale.
Gli sviluppi hanno sì migliorato la macchina, ma l'hanno resa più distante dallo stile di guida di Checo. "Non sono a mio agio come lo ero inizialmente, mettiamola così", aveva già dichiarato durante il weekend in Austria. La RB18 è nata con una tendenza al sottosterzo, che Perez gradisce, a differenza del campione in carica. Le evoluzioni portate in queste settimane, tuttavia, hanno esaltato un comportamento sovrasterzante, con maggiore agilità in ingresso curva ma anche con un posteriore più ballerino.
Nulla di deliberato per sfavorire l'ex alfiere Force India, semmai un effetto collaterale a cui dovrà cercare di adattarsi. "Non gli è impedito rivedere l'assetto per sentirsi di nuovo a proprio agio. E sarebbe folle da parte nostra non trovare una soluzione insieme. Abbiamo bisogno di avere entrambe le macchine davanti alle Ferrari e alle Mercedes", aveva sottolineato il capo degli ingegneri Paul Monaghan.
"Sarà cruciale avere un weekend pulito, speriamo di poterci rimettere in carreggiata e ottenere tanti punti nei due weekend prima della pausa estiva", ha commentato Perez nella conferenza stampa del giovedì. Dopo il round del Red Bull Ring, è scivolato di nuovo al terzo posto in classifica, fermo a 151 punti contro i 208 di Verstappen e i 170 di Charles Leclerc, che ha realizzato il controsorpasso.
Ma senza il ritiro, anche l'altro ferrarista Carlos Sainz avrebbe potuto avvicinarsi moltissimo, o addirittura compiere l'aggancio. Lo spagnolo adesso a 133 lunghezze, e dopo un avvio di stagione in salita, condito da qualche errore di troppo, dal Canada le sue prestazioni sono apparse in decisa crescita: una parabola che sembra un po' opposta a quella di Perez. E nella sfida Red Bull-Ferrari nella graduatoria team, anche questo può incidere parecchio.