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21 Lug [15:14]

GP Francia, vigilia da quasi addio:
conferma difficile nel calendario F1

Jacopo Rubino - XPB Images

Si respira davvero un'aria da "ultima volta" alla vigilia del Gran Premio di Francia di questo weekend. Con il contratto in scadenza, ad oggi sembra improbabile che la Formula 1 mantenga in calendario l'evento transalpino, destinato al sacrificio in nome di mete più remunerative come Las Vegas, già ufficiale per il 2023, o la sudafricana Kyalami, che sembra avere buone chance. E Le Castellet, al massimo, può giocarsi un posto con Spa-Francorchamps, molto più affascinante e amata da paddock e pubblico. Ma la questione è prettamente di denaro.

Vedere la F1 allontanarsi dalle sue radici europee è doloroso, ma a onor del vero il circuito del Paul Ricard non verrebbe troppo rimpianto, se assente nel prossimo Mondiale. Nelle tre gare disputate qui dal 2018, quando il Gran Premio di Francia è rinato dopo dieci anni, lo spettacolo è stato di basso livello. Colpa anche, o soprattutto, di un layout che non favorisce le bagarre. "Il circuito è situato in una bella zona, ma non mi piace, non è come Magny-Cours", aveva commentato ad esempio Lewis Hamilton. In difficoltà economica, Magny-Cours fu però abbandonata nel 2008 senza grossi rimpianti, trovandosi in una zona priva di attrattiva turistica. Aspetto che ora Liberty Media tiene più che mai in considerazione.

La pista attuale, oltre che per le enormi vie di fuga in asfalto dal disegno "psichedelico", si distingue per le 167 configurazioni possibili. C'era l'idea di fare qualche modifica per favorire i sorpassi, ma si è rimasti sulla stessa versione da 5842 metri. Magari sarebbe stato bello eliminare la chicane che spezza il celebre rettilineo del Mistral, e che rende meno adrenalinico pure il successivo curvone di Signes. Questa volta bisogna allora fare affidamento sulle nuove vetture a effetto suolo, che hanno già mostrato di poter viaggiare ravvicinate con maggiore facilità. Il meteo, invece, si prevede stabile: anzi, si preannuncia un round caldissimo, con temperature nell'ordine dei 35 gradi.

"Per me è una tappa speciale, è quella di casa, e ancora di più questa volta visto che c'è incertezza sul futuro del Gran Premo di Francia. Non sappiamo se sarà ancora in calendario e per questo voglio godermi il momento", ha commentato Pierre Gasly, quasi fatalista. Il portacolori AlphaTauri, come il connazionale Esteban Ocon, avrà l'onore di una tribuna dedicata. Il pilota dell'Alpine, marchio transalpino del gruppo Renault, ha invece cercato di perorare la causa nazionale: "La Francia merita di avere un Gran Premio, ha un ruolo significativo nel motorsport, con costruttori e piloti eccezionali".

"Ho sentito che la F1 sta cercando di trasferire la gara, potenzialmente in una città, e sarebbe interessante", ha aggiunto Ocon alla radio RMC. Un ulteriore indizio sulle voci di un progetto per correre sulle strade di Nizza, già circolate nelle scorse settimane, ma apparse più come una carta di Liberty Media per forzare la mano nel rinnovo con la vicina Montecarlo. Che ad appeal è quasi imbattibile, ma nemmeno questo ormai assicura la permanenza nel Circus.
RS Racing