Jacopo Rubino - XPB ImagesAl Gran Premio di Francia, Nicholas Latifi e Alex Albon torneranno ad avere la stessa vettura. Strano a dirsi per due compagni di squadra, almeno nella Formula 1 moderna, ma dopo due weekend di attesa anche il canadese riceverà gli aggiornamenti introdotti da Silverstone sulla FW44, trasformata praticamente in una versione B. E con margini di crescita interessanti, come dimostrato dall'arrivo a punti sfiorato con Albon in Austria.
"Abbiamo sofferto di degrado gomme nel finale, ma era la prima vera gara con il nuovo pacchetto", ha raccontato il thailandese, ricordando che in Gran Bretagna si era subito ritirato nell'incidente multiplo al via. "Sento comunque che sia andata bene, più o meno eravamo al livello delle McLaren. Sembriamo aver fatto davvero un passo avanti".
Dato il numero limitato di ricambi, Albon aveva avuto la priorità per merito dei migliori risultati ottenuti. Curiosamente, restando con la "vecchia" FW44, Latifi a Silverstone aveva però disputato la qualifica più bella della sua carriera in F1, entrando per la prima volta in Q3. Ma adesso è impaziente di sfruttare in prima persona le novità: "Mi auguro che ci diano quello che ci è mancato a livello di ritmo".
La scuderia di Grove è ultima nel Mondiale Costruttori, posizione da cui era riuscita a schiodarsi nel 2021. La speranza alla vigilia di quest'anno era di rimanere stabilmente nel "midfield", pur senza l'astro nascente George Russell. Ma la FW44, nata con pance magrissime in stile Mercedes (da cui riceve la power unit), non ha reso a sufficienza e quindi è stato studiato un cambio radicale delle fiancate, diventate più voluminose e simili a quelle della Red Bull RB18. Le modifiche hanno riguardato inoltre il cofano motore, il fondo e la disposizione di alcuni elementi interni.
"All'inizio c'era un po' di varietà, ma adesso è la filosofia Ferrari o quella Red Bull a venire adottata. La nostra macchina assomiglia di più alla Red Bull, ma non è una replica. Si tratta della strada che abbiamo preso", ha sottolineato Albon.
I vantaggi li ha spiegati ad Autosport il direttore tecnico Francois-Xavier Demaison: "Possiamo usare assetti più morbidi e una maggiore altezza da terra, senza perdere troppo nei settori più lenti per mancanza di grip meccanico o di carico aerodinamico". Inoltre, la FW44 evoluta offre maggiori margini di sviluppo rispetto alla prima versione, che secondo Demaison era ormai già plafonata. E con le due vetture a pari specifica, sarà più facile proseguire la rincorsa.