7 Giu [11:14]
Pocono, gara: Hamlin padrone di casa
Un ritardo per pioggia, un maxi-incidente nel finale, una rissa in pit-lane, una vittoria con elementi di tradizione. La Gillette 500 di Pocono ha visto emergere quasi tutte le componenti di una gara NASCAR che si rispetti. A bordo della stessa Toyota Camry che aveva già conquistato due vittorie quest'anno, Denny Hamlin si è imposto per la quarta volta sul tracciato della Pennsylvania, dominando tutta la seconda parte di gara dopo un allungo iniziale di Clint Bowyer. Unico a battagliare - e solo brevemente - per la vetta è stato il compagno di squadra Kyle Busch, riuscito con uno dei suoi fulminei restart a sopravanzare Hamlin, senza però mantenere per molto la posizione.
Al secondo posto anche in classifica, Busch ha ridotto il distacco nei confronti di Kevin Harvick (quarto al traguardo), che si deve ora guardare le spalle anche dallo stesso Hamlin. Apparentemente risolta la controversia tra i propri piloti di punta, il team Gibbs si è trovato di nuovo coinvolto in una polemica, stavolta tra il giovane Joey Logano e Harvick. Dopo essere stato spedito in testacoda dal leader della graduatoria, Logano ha cercato il confronto fisico, senza risparmiare parole di fuoco per il rivale. Agli scontri in pit-lane si sono contrapposti anche gli incidenti in gara. Ad una toccata tra David Ragan e Jamie McMurray, causata dal netto sottosterzo della vettura del primo, è seguito un gran botto tutto sviluppatosi in casa Richard Petty Motorsports.
Protagonista negativo è stato AJ Allmendinger, andato a chiudere sull'erba il compagno di squadra Kahne che, andato ad attraversare tutta la pista nel corso dell'ultimo passaggio, è stato centrato da Mark Martin, Martin Truex Jr e Greg Biffle, prima di finire frontalmente a muro. Nessuna conseguenza è da riportare, anche nel conseguente frontale di Marcos Ambrose, nelle protezioni per evitare le vetture incidentate. Da segnalare una prova positiva di Jimmie Johnson, quinto dopo i recenti disastri capitati, ed unico rappresentante Hendrick in top-10, dopo il coinvolgimento di Jeff Gordon nel marasma finale.
Marco Cortesi
Domenica 6 giugno 2010, gara
1 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 204 giri
2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 204
3 - Tony Stewart (Chevy) - Stewart/Haas - 204
4 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 204
5 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 204
6 - Kurt Busch (Dodge) - Penske Racing - 204
7 - Jeff Burton (Chevy) - Childress - 204.
8 - Juan Montoya (Chevy) - DEI/Ganassi - 204
9 - Clint Bowyer (Chevy) - Childress - 204
10 - A.J. Allmendinger (Ford) - RPM - 204
11 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 204
12 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 204
13 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 204
14 - Ryan Newman (Chevy) - Stewart/Haas - 204
15 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 204
16 - Paul Menard (Ford) - RPM - 204
17 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 204
18 - Regan Smith (Chevy) - Furniture Row - 204
19 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 204
20 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 204
21 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 204.
22 - Travis Kvapil (Ford) - Front Row - 204
23 - Casey Mears (Toyota) - Red Bull - 204
24 - David Stremme (Ford) - Latitude 43 - 204
25 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Waltrip - 204
26 - David Ragan (Ford) - Roush - 204
27 - Kasey Kahne (Ford) - RPM - 203
28 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 203
29 - Mark Martin (Chevy) - Hendrick - 203.
30 - Marcos Ambrose (Toyota) - Waltrip - 203
31 - Elliott Sadler (Ford) - RPM - 203
32 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 203
33 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 202
34 - Max Papis (Toyota) - Germain - 200
35 - Kevin Conway (Ford) - Front Row - 199
36 - Jamie McMurray (Chevy) - DEI/Ganassi - 167
37 - J.J. Yeley (Dodge) - Whitney - 40
38 - Bobby Labonte (Chevy) - TRG - 32.
39 - Michael McDowell (Toyota) - Prism - 27
40 - Dave Blaney (Toyota) - Prism - 24
41 - Geoffrey Bodine (Chevy) - Baldwin - 23
42 - Chad McCumbee (Toyota) - Gunselman - 22
43 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 11
Il campionato
1. Harvick 2063; 2. Kyle Busch 2044; 3. Hamlin 1927; 4. Kenseth 1893; 5. Kurt Busch 1881.