19 Mar [17:07]
Power unit già in crisi?
Motori nella tormenta dopo il primo GP della stagione. La Red Bull ha fatto appello sulla irregolarità del suo sensore di flusso della benzina, rischiando l’ira della FIA («se sono stati squalificati è solo colpa loro», ha chiarito Charlie Whiting, delegato tecnico della Fia, ribadendo il ruolo di arbitro imparziale della federazione), ma è comunque la Renault sotto accusa. Secondo Chris Horner a Melbourne le power unit della casa francese hanno pagato un secondo di ritardo rispetto alla concorrenza made in Mercedes (accreditata di 900 HP di potenza), ma Remi Taffin, capo delle operazioni del motorista francese, si è detto sicuro di poter colmare il gap con i rivali tedeschi. «E’ ovvio che siamo più lenti della Mercedes sui rettilinei - ha dichiarato Taffin - non so se di un secondo, ma sicuramente più di un decimo. Grazie al fatto che le due Toro Rosso e la vettura di Ricciardo sono arrivate alla fine è però come se avessimo svolto un pomeriggio ulteriore di test (sic, ndr), e sappiamo cosa dobbiamo fare per rimediare. Non sono problemi irrisolvibili».
In casa Ferrari invece è il peso del motore a sollevare qualche perplessità. Secondo il tedesco Auto Motor und Sport, probabilmente imbeccato da qualche gola profonda in Sauber e alla Marussia, l’unità di Maranello peserebbe 13 chili di troppo, e questo sarebbe in parte responsabile delle performance al di sotto delle attese in Australia. Charlie Whiting ha poi reso noto che sia Ferrari, sia Mercedes sia Renault si sono già rivolte alla Fia per chiedere modifiche alle specifiche delle power unit. «Ma l’ultima parola spetta a noi», ha chiarito Whiting.