24 Mar [23:51]
Prime accuse di favoritismi a Romain Grosjean
A Sepang sono sorti i primi malumori stagionali nei confronti degli organizzatori della GP2 Asia. E' accaduto che dopo la qualifica, le monoposto di Romain Grosjean, Ben Hanley, Jason Tahinci e Karun Chandhok sono state trovate non conformi al regolamento. Precisamente, le loro monoposto non presentavano il distanziale nell'ala posteriore, che è obbligatoria per tutte le monoposto.
I commissari hanno però ritenuto di non penalizzare i quattro piloti sotto esame in quanto non avrebbero tratto giovamento da quella che è stata ritenuta una involontaria dimenticanza. Didier Perrin, responsabile tecnico della GP2, interpellato da GPweek ha dichiarato che semmai quelle quattro vetture hanno tratto solo uno svantaggio dalla non presenza del distanziale.
Però questo è bastato per far scattare le prime polemiche, le prime malignità stagionali. Qualcuno non ha mancato di far notare che Grosjean fa parte del Renault Drivers Development, programma che vede coinvolto Bruno Michel, "boss" della GP2, nonché Flavio Briatore, team principal della Renault di cui il pilota svizzero è il secondo tester. Tutto questo è accaduto perché Grosjean ha ottenuto una pole con un margine di vantaggio di 7 decimi sul secondo classificato. Certo è che Hanley, Chandhok, Tahinci non sembra che abbiano tratto benefici... visti i loro risultati in qualifica.
La storia è comunque vecchia. Nel senso che ogni volta che qualche pilota in un monomarca (dalla GP2 alla F.Renault 2.0) dimostra nettamente la propria superiorità, immediate scattano le polemiche, la precisa volontà nel non voler credere nel talento particolare del ragazzo. E' accaduto due anni fa con Lewis Hamilton, poi tutti abbiamo visto da cosa dipendevano i suoi risultati in GP2... Da quel piede che ha rischiato di fargli vincere il mondiale di F.1 al primo anno. Ma spesso il talento di un pilota viene sfruttato impropriamente da alcuni team manager per giustificare i propri pessimi risultati.
Massimo Costa