Michele Montesano
Mentre in questi giorni il cuore pulsante del mondo dell’Endurance si trova a Le Mans, Isotta Fraschini si è recata in Spagna per proseguire la marcia di avvicinamento verso il suo debutto nel FIA WEC. Per la precisione è stato il tracciato di Alcaniz ad ospitare, nelle giornate di mercoledì e giovedì, la vettura dello storico marchio milanese e la squadra della Michelotto Engineering.
Dopo lo shakedown di Vallelunga e le prove di Monza, la Tipo 6 LMH Competizione ha varcato i confini nazionali dirigendosi verso la penisola iberica. Per la prima volta in un test, sono stati due i piloti ad alternarsi sulla vettura. Infatti oltre a Marco Bonanomi, che aveva già avuto modo di provare la Tipo 6 sul Tempio della velocità, ad Alcaniz era presente anche Jean-Karl Vernay.
L’obiettivo è stato quello di percorrere un numero sempre più crescente di giri al fine di verificare le reazioni meccaniche della LMH. Il lavoro si è focalizzato anche sulla parte software per migliorare l’interazione tra il sistema ibrido e l’elettronica. Inoltre, sfruttando la conformazione del circuito spagnolo ricca di saliscendi, si sono potute effettuare anche prove di assetto. La pioggia, arrivata nel finale, non ha di certo fermato la Tipo 6 che, al termine della due giorni, ha percorso un totale di circa 700 km.
Vernay, a conclusione della sessione spagnola, ha espresso un parere più che positivo sull’Isotta Fraschini: “I miei primi due giorni di test sono stati positivi. Il feeling con la Tipo 6 è stato subito ottimo, la base della vettura è davvero buona e sono rimasto impressionato nel riuscire a percorrere così tanti giri. Un punto a favore sull’affidabilità, un settore su cui abbiamo lavorato per essere sicuri che la macchina funzionasse bene con il sistema ibrido e la rigenerazione. La Tipo 6 LMH Competizione sembra molto promettente”.