Michele Montesano
En plein di Porsche nel Prologo del FIA WEC. Le 963 LMDh hanno dominato tutte le sessioni svolte sul circuito di Lusail. Se ieri erano stati i prototipi tedeschi gestiti dal Team Jota a comandare le danze, quest’oggi a occupare la vetta della classifica è stata la Porsche ufficiale del Penske Motorsport. Sia nella mattinata che nella sessione pomeridiana è stato Frédéric Makowiecki a dettare il ritmo. In equipaggio con Michael Christensen e Matt Campbell, il francese nella terza sessione ha siglato un crono di 1’41”223 per poi migliorarsi nel pomeriggio e stampare un 1’40”404 ottenendo, così, il riferimento del Prologo.
Molto probabilmente in Porsche hanno effettuato una simulazione di qualifica, dato il medesimo orario in cui verranno svolte le qualifiche della 1812 km del Qatar, previste il prossimo venerdì. Per poco più di un decimo, Makowiecki nell’ultima sessione ha avuto la meglio su Alex Lynn, al volante della Cadillac V-Series.R. Mentre in mattinata Sebastien Bourdais era riuscito a piazzare al quinto posto la LMDh americana mostrando un buon passo gara.
L’ultima sessione ha visto la Ferrari 499P di AF Corse, grazie al velocissimo Yifei Ye autore del terzo crono (nella foto sopra), avere la meglio sulle rosse ufficiali di Antonio Giovinazzi e Antonio Fuoco. Tuttavia il riferimento tra le Ferrari resta quello siglato dal calabrese nel corso della sessione notturna di ieri. Dimostrazione di forza da parte del Cavallino Rampante che, con le tre 499P LMH, quest’oggi hanno completato un totale di ben 483 giri lavorando principalmente in configurazione gara.
Terzo al mattino, Kevin Estre è poi uscito di pista nel pomeriggio riportando dei danni lievi sull’anteriore della Porsche 963 LMDh. Riparata dai meccani del Penske Motorsport, Laurens Vanthoor è poi riuscito a chiudere la sessione al sesto posto battendo le Peugeot 9X8 di Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen. Sebbene ancora in configurazione 2023, ovvero prive di alettone posteriore, le LMH francesi nella mattinata sono state a lungo in testa prima di terminare al secondo e quarto posto, rispettivamente con Stoffel Vandoorne, autore di un 1’41”250, e Vergne.
Prologo in chiaroscuro per Toyota. Se Nyck de Vries (nella foto sotto) ha registrato un 1’41”789, chiudendo la mattina a mezzo secondo dal riferimento di Makowiecki, nell’ultima sessione il team campione in carica del WEC è scivolato mestamente in dodicesima e tredicesima posizione assoluta. Persiste la sensazione che in Toyota preferiscano nascondere le carte ma, per avere una conferma, ci toccherà attendere solamente qualche giorno quando scatterà la 1812 km del Qatar, primo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance.
In entrambe le sessioni nella top 10, BMW è stata la più veloce tra le Case esordienti nel WEC. C’è da considerare, però, che le M Hybrid V8 LMDh hanno maturato già un anno di esperienza nel campionato americano IMSA. Sheldon van der Linde è stato il più rapido nella mattinata, mentre Marco Wittmann ha siglato un tempo di 1’41”661 ottenendo il decimo posto nel pomeriggio. Leggermente più staccate le Alpine, con Charles Milesi costretto a fermarsi a metà della mattinata per un guasto al propulsore della sua A424 LMDh.
Terminate le prove di ieri sera, i meccanici del team Iron Lynx hanno sostituito il differenziale della Lamborghini SC63 LMDh. Nella prima sessione del martedì i piloti hanno quindi verificato il corretto funzionamento della vettura percorrendo solamente 39 giri. Le cose sono andate decisamente meglio nel pomeriggio inanellando 67 tornate per chiudere con il sedicesimo crono. Presente solamente in mattinata, Isotta Fraschini ha proseguito il lavoro di raccolta dati cercando di accumulare esperienza.
La classe LMGT3 resta appannaggio dei costruttori inglesi. Se ieri era toccato a McLaren conquistare entrambe le sessioni, oggi è stata la nuovissima Aston Martin Vantage Evo GT3 del D’Station Racing a svettare dapprima grazie a Marco Sørensen, autore di 1’54”791, e poi con il pilota Silver Erwan Bastard (nella foto sopra) che ha ulteriormente limato il tempo fermando il cronometro in 1’54”778.
A contendere il primato di classe sono state le Ferrari 296 GT3 dell’AF Corse. Davide Rigon è stato beffato nella sessione mattutina per un decimo e mezzo, mentre il pomeriggio Francesco Castellacci è stato più lento di tre decimi rispetto Bastard. Daniel Juncadella, questa mattina, si è confermato il più veloce dei piloti Corvette ottenendo il terzo crono. Nell’ultima sessione è toccato a un velocissimo Kelvin van der Linde piazzare al terzo posto la Lexus RC F GT3.
È proseguita l’ottima progressione di Valentino Rossi nel Mondiale Endurance (nella foto sopra). Nel pomeriggio il ‘Dottore’ è risultato il pilota più veloce del suo equipaggio ottenendo l’ottavo crono di classe al volante della BMW M4 GT3. Pur se assenti nell’ultima sessione, avendo preso parte alla prima di ieri mattina, le McLaren hanno mantenuto il giro più veloce di classe del Prologo grazie al tempo fatto registrare nella serata di ieri da Gregoire Saucy.
Dopo un avvio a rilento, le Porsche 911 GT3 del Manthey hanno iniziato a girare su tempi incoraggianti. Medesimo discorso per le Ford Mustang. Avendo ricevuto vetture e attrezzature per ultimi, il Proton Competition è stato protagonista di un vero tour de force. La squadra tedesca ha quindi sfruttato il Prologo per macinare chilometri con le GT3 americane.
Martedì 27 febbraio 2024, 3° turno mattina
1 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 1'41"223 - 70 giri
2 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'41"260 - 65
3 - Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'41"420 - 65
4 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'41"622 - 82
5 - Bamber-Lynn-Bourdais (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'41"652 - 78
6 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'41"789 - 75
7 - Stevens-Ilott-Nato (Porsche 963) - Jota - 1'42"083 - 64
8 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'42"208 - 81
9 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'42"215 - 84
10 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'42"367 - 78
11 - Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota - 1'42"404 - 61
12 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 1'42"674 - 84
13 - Vanthoor-Marciello-Wittmann (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'42"688 - 74
14 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'42"696 - 84
15 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'42"778 - 50
16 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'42"805 - 82
17 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 1'42"837 - 39
18 - Tincknell-Jani-Andlauer (Porsche 963) - Proton - 1'43"268 - 29
19 - Serravalle-Bennett-Vernay (Isotta Fraschini Tipo6) - Isotta F. - 1'44"325 - 46
20 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 1'54"791 - 61
21 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'54"944 - 71
22 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 1'54"959 - 73
23 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 1'55"008 - 63
24 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 1'55"058 - 55
25 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 1'55"203 - 65
26 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 1'55"445 - 70
27 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 1'55"672 - 36
28 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'55"772 - 76
29 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'55"910 - 74
30 - Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'56"044 - 66
31 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'56"059 - 73
32 - Roda-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 1'56"412 - 27
33 - Bovy-Pin-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 1'56"502 - 62
34 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 1'56"617 - 74
35 - Robin-Boguslavskiy-K. Van Der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'56"798 - 36
36 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'57"082 - 34
37 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'57"390 - 15
Martedì 27 febbraio 2024, 4° turno pomeriggio
1 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 1'40"404 - 46 giri
2 - Bamber-Lynn-Bourdais (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'40"458 - 65
3 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'40"749 - 75
4 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'40"926 - 84
5 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'40"968 - 77
6 - Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'41"036 - 58
7 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'41"311 - 70
8 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'41"334 - 79
9 - Tincknell-Jani-Andlauer (Porsche 963) - Proton - 1'41"452 - 57
10 - Vanthoor-Marciello-Wittmann (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'41"661 - 71
11 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'41"958 - 79
12 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'42"097 - 69
13 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'42"238 - 78
14 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'42"448 - 54
15 - Lapierre-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 1'42"503 - 80
16 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 1'42"556 - 67
17 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 1'54"778 - 71
18 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'55"060 - 56
19 - Robin-Boguslavskiy-K. Van Der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'55"252 - 63
20 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 1'55"349 - 67
21 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'55"429 - 62
22 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 1'55"440 - 61
23 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'55"449 - 75
24 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 1'55"473 - 82
25 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'55"622 - 69
26 - Roda-Pedersen-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 1'55"886 - 60
27 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 1'55"911 - 67
28 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'56"395 - 51