Jacopo RubinoSi è conclusa la settimana di prove Ferrari a Fiorano: l'ultimo dei sette piloti a guidare la vettura 2018 di Formula 1, la SF71H, è stato oggi pomeriggio il collaudatore Callum Ilott. L'inglese ha preso il testimone da Mick Schumacher, suo avversario nella scorsa stagione di F2, che in mattina ha messo assieme un'altra cinquantina di giri di allenamento dopo quelli di ieri. Distanza simile per Ilott, che ha portato così a oltre 1500 i chilometri totalizzati dal team nell'arco delle cinque giornate.
"Questo test era importante per dare la possibilità innanzitutto ai piloti ufficiali di riprendere confidenza con la pista dopo la pausa invernale, mentre per i ragazzi della Ferrari Driver Academy è stata un'ulteriore opportunità per fare esperienza", ha commentato il direttore sportivo Laurent Mekies.
Il programma è stato inaugurato lunedì con Giuliano Alesi, Marcus Armstrong e Robert Shwartzman: gli occhi erano puntati soprattutto sul francese, alla guida di una Rossa di F1 dopo l'esordio del padre Jean a fine 1990, in un suggestivo amarcord. Per Alesi junior è stato il regalo con cui salutare il vivaio del Cavallino, prima di iniziare una nuova esperienza agonistica in Giappone.
Martedì è stata quindi la volta del titolare Charles Leclerc, e mercoledì del compagno Carlos Sainz, al debutto su una Ferrari della categoria regina. Lo spagnolo è stato in azione anche giovedì mattina, per poi dare spazio a Mick Schumacher (al volante in due "mezze" giornate) e quindi ad Ilott. Presenti oggi ai box anche Arthur Leclerc, fratello minore di Charles e parte dell'Academy, Maya Weug appena selezionata come
prima ragazza della FDA e il kartista James Wharton, vincitore delle FDA Scouting World Finals.
I test sono stati utili anche al personale della scuderia, per riacquisire gli automatismi di un weekend di gara e per collaudare tutte le procedure operative che, almeno per qualche mese, dovranno ancora rispettare le misure anti Coronavirus.